Reggio, il Vice presidente del Consiglio Alessandro Nicolò ricorda Rodolfo Chirico

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calabria 1“Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa di Rodolfo Chirico, drammaturgo e maestro di teatro per generazioni di giovani che, grazie a lui, hanno appreso l’arte della recitazione, appassionandosi alla bellezza della cultura e della genialità creativa”.
E’ quanto afferma il Vice presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò che ricorda la figura del professore, “protagonista di un’esperienza teatrale in grado di valicare gli stretti confini geografici per farsi conoscere ed apprezzare in altre realtà del Paese”.
“Fu proprio nel corso del mio mandato assessorile al Comune di Reggio – ricorda Alessandro Nicolò – che decisi, ricoprendo anche la delega alla Cultura, di conferire a Rodolfo Chirico l’incarico di direttore artistico del Teatro ‘Francesco Cilea’. Responsabilità assunta a titolo gratuito. Grazie a lui riuscimmo a realizzare un cartello teatrale di grande respiro. Fu proprio allora che per la prima volta dopo lunghi anni di chiusura, il teatro venne riaperto e reso fruibile alla città di Reggio Calabria”.
“Chirico fu un vero artista, capace di scoprire talenti e fu attraverso le sue iniziative – sottolinea Alessando Nicolò – che la cultura teatrale venne veicolata nelle scuole di ogni ordine e grado. La sua idea fissa era che il nostro teatro e le nostre tradizioni meritassero più di quanto comunemente si credesse”.
“Uomo dal tratto mite e gentile, Chirico – ricorda il Vice presidente del Consiglio – diveniva però graffiante quando c’erano in gioco la difesa dei principi, sempre schierato dalla parte dei giovani e dei deboli. Il teatro era una delle fiamme che gli bruciava dentro. Egli ha speso un’intera esistenza coltivando l’idea del rilancio del teatro come momento di edificazione culturale e civile. Davvero uomo del nostro tempo, Rodolfo Chirico s’indignava di fronte alle inadeguatezze e alle negligenze della politica ma tenendo sempre quell’aria un poco assorta di chi nasce uomo di teatro. La poesia, egli diceva, parla di cose che ci riguardano, di passato e di futuro, del dolore e della gioia. Sono queste le parole della poesia che aiutano gli uomini a vivere”.
“Poeta apprezzato, iniziò in una stagione difficile e in una realtà dove fu vero e proprio pioniere. Ebbe il merito di promuovere importanti progetti culturali. Il suo teatro sperimentale offrì straordinarie occasioni di crescita per la città dello Stretto” – evidenzia Alessandro Nicolò.
“Reggio e la Calabria – conclude il Vice presidente del Consiglio regionale – devono essergli grate e sono chiamate ad onorare la memoria di questo ‘figlio’ illustre con iniziative permanenti e di spessore”.

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