Regione Calabria: l’intervento del vicepresidente Nicolò al convegno “Concetto di anima nelle religioni islamica, ebraica e cristiana”

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NicoloAlessandro“In una società sempre più multietnica, dove il concetto tradizionale di cultura strettamente appartenente ad un popolo non è più quello di un tempo, il dialogo interreligioso rappresenta uno strumento fondamentale per edificare un mondo migliore e più vicino ai buoni sentimenti. Un mondo nel quale tolleranza e spiritualità, fraternità e pace, non siano solo un auspicio per i nostri giovani, ma elementi fondanti sui quali costruire il loro futuro”.

Così il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò è intervenuto nel corso del convegno “Il concetto di Anima nelle religioni islamica, ebraica e cristiana” di  questa mattina all’Auditorium Calipari di Palazzo Campanella.

“Lungi dall’essere occasione di divisione e di guerra, il pluralismo, in tutte le sue componenti e sfaccettature- asserisce il vicepresidente-, diventa invece sistema culturale e valoriale che influenza il nostro modo di sentire e di rapportarci, ognuno con la propria storia ed esperienze, in una comunità più partecipata ed inclusiva.

All’associazione ‘RL Giuseppe Mazzini n. 1033’, il merito, in una occasione importante quale il trentesimo anniversario della sua fondazione, di avere acceso i riflettori su uno dei principi più innovativi ed attuali dello Stato democratico che valorizza la coesistenza di molteplici concezioni del mondo”.

“Parliamo innanzitutto di pluralismo religioso – rilancia Nicolò- ma anche dell’informazione, delle opinioni ed, in generale, di tutte quelle posizioni che alimentano idee e saperi, diventando premessa stessa per il riconoscimento reciproco della pari dignità, comprensione e rispetto. Ed è proprio attraverso questa via che la differenza e la diversità diventano arricchimento ed educazione interculturale che sempre più ci appartiene quale servizio per l’uomo nella sua complessità ed identità”.

“Sono tante – conclude Alessandro Nicolò- le organizzazioni sociali e politiche che operano sul nostro territorio e che abbracciano il dialogo interreligioso e il confronto, facendo del pluralismo un vero e proprio ‘status vivendi’. D’altra parte, accogliendo spirito e contenuti  di esperienze diverse, si schiudono nuovi orizzonti ricchi di sfide e soprattutto si favorisce un passaggio decisivo: quello che dal dialogo interculturale porta direttamente al dialogo interreligioso”.

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