Messina, abusivismo a Ganzirri: reati prescritti, il gup di Reggio Calabria archivia l’indagine

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tribunale-reggio-calabria-imago-258Reati caduti in prescrizione, e in nove, tra costruttori, dirigenti comunali e un ex magistrato si “salvano” dal giudizio nel procedimento giudiziario che si stava tenendo a Reggio Calabria sul complesso edilizio abusivo costruito a Ganzirri dagli imprenditori Giuseppe e Ivan Palamara. Il gup Cinzia Barillà, al termine dell’udienza preliminare, ha dovuto archiviare l’indagine.

Vari i reati contestati ai nove coinvolti, tra i quali soppressione e occultamento di atti veri e falsità ideologica. Ad essere sotto accusa i costruttori Giuseppe e Ivan Palamara, già citati, e Giovanni Franchina. Poi l’ex sostituto procuratore del Tribunale di Messina, Pino Siciliano, e cinque dipendenti del Comune di Messina: Aldo Bruzzano, ex comandante di sezione dei Vigili Urbani; Rita Melita, dipendente del settore di polizia ambientale della Polizia Municipale; Manlio Minutoli, architetto, capo area del coordinamento politica del territorio del Comune; Antonino Martella, direttore della sezione tecnica dell’ufficio servizio istruttoria progetti; Francesco Marmino, dirigente della sezione tecnica.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, i Palamara e Franchina si sarebbe introdotti nell’ufficio Urbanistica del Comune, e avrebbero scambiato alcuni allegati al progetto del complesso residenziale – sito in via Lago Grande – con altri fasulli, distruggendo poi gli originali. Ai dipendenti comunali sono stati contestati i reati di falso e omessa denuncia. In particolare Minutoli, Marmino e Martella avrebbero approvato il progetto e, con Bruzzano e Siciliano, non avrebbero denunciato la presenza di allegati falsificati.

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