Reggio, diciannove denunce per esercizio abusivo della caccia. Accertato l’abbattimento di specie protette

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Le armi e i richiami elettromagnetici sequestrati dal Cfs di ReggioNel corso di alcuni controlli per la prevenzione e repressione nell’esercizio dell’attività venatoria a reggio sono state denunciate 19 persone e sequestrati 19 fucili, 150 cartucce e 17 richiami acustici elettromagnetici. L’operazione si è svolta nel quadro di un’attività volta alla repressione del bracconaggio che viene condotta nel reggino grazie al comando provinciale del Corpo forestale dello Stato.

Tali controlli hanno permesso anche di accertare l’abbattimento di specie protette quali il fringuello, la tordela e anche un pettirosso.

Gli agenti in servizio hanno sorpreso in diversi punti del territorio provinciale, alcuni soggetti che esercitavano attività venatoria con richiami acustici elettromagnetici vietati dalla legge. I territori sottoposti al controllo sono stati: Contrada Terrazze – Olivarelle e Contrada Pantano – Acquampisa in agro del Comune di Bagnara Calabra, Piani di Aspromonte in agro del Comune di Scilla, Contrada Fego – Barone in agro del Comune di Palmi, Palazzine Dedami in agro del Comune di Melicuccà , Contrada Scullino-Acqua Divina in agro del comune di Delianuova, località “Cambareri” in agro del Comune di Motta San Giovanni

Tali zone sono state protagoniste anche negli scorsi anni di rapine ai danni dei cacciatori. Per questo motivo la presenza del Corpo Forestale dello Stato è orientata anche a tutelare il pieno esercizio della caccia, pur sempre nel rispetto delle norme vigenti.

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