“La mafia uccide solo d’estate”: il film del palermitano Pif nelle sale dal 28 novembre. Il trailer

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Pif

Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, esordisce alla regia con “La mafia uccide solo d’estate“, ambientato nella sua Palermo tra gli Anni ’70 e gli Anni ’90. Pif quindi fa il salto di qualità, dopo essere stato aiuto-regista per Un té con Mussolini di Zeffirelli e I Cento Passi di Marco Tullio Giordana. Una pellicola ambiziosa ma, dal trailer che potete trovare in coda a questo articolo, sicuramente non superficiale.

La trama sembra seguire un canovaccio classico ma funzionale, con chiari riferimenti autobiografici. Seguiamo la crescita di Arturo, dagli otto anni all’età adulta (dove verrà interpretato proprio da Pif). È un bambino che cresce con attorno il fantasma della Mafia, e che si innamora si dalle scuole elementari di Flora, interpretata poi da Cristiana Capotondi. Arturo quindi diventa giornalista, e vive in presa diretta le stragi, gli omicidi e le guerre di mafia.

pif + capotondi
Pif e Cristiana Capotondi sul set

Ha detto il regista: “L’idea era quella di raccontare la Palermo degli anni 70-80-90 attraverso gli occhi di un bambino che applica alla lettera i ragionamenti degli adulti. In Sicilia non si voleva ammettere il problema che si chiama mafia, girandosi dall’altra parte. A Milano la gente mi faceva domande sulla mafia pensando ai Totò Riina, ai Corleonesi, ai contadini. Tento di spiegare che non c’è differenza tra Palermo bene, onesta e Palermo mafiosa“.

Un film senz’altro particolare per l’ex Iena, non solo perché è alla sua prima regia. Infatti, nel girare alcune scene, si è accorto che il luogo dove da piccolo giocava “era proprio di fronte alla casa di Vito Ciancimino. Ciancimino riceveva Bernardo Provenzano, magari al boss è arrivata pure qualche pallonata…“. Non è mancata l’attenzione ai particolari in tutti i sensi. Un film sulla mafia non può favorire la mafia, e Pif, grazie alla collaborazione di Addiopizzo, si è accertato che alberghi e altre attività di Palermo che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera non pagassero il pizzo.

Non sono mai abbastanza i film sulla mafia, soprattutto se realizzati da persone che la mafia, in un modo o nell’altro, l’hanno vissuta. Difficile giudicare adesso la bontà della pellicola, che uscirà il 28 novembre per 01 Distribution. Ma, dopo aver visionato il trailer, sicuramente si è meritato la nostra attenzione. La sceneggiatura di “La mafia uccide solo d’estate” è stata realizzata da Pif, in collaborazione con Michele Astori e Marco Martan. Il film è prodotto da Wildside e Rai Cinema.

Il regista: Pif, alias Pierfrancesco Diliberto, nasce nel 1972 a Palermo. Dopo il diploma si sposta a Londra per alcuni corsi di Media Practice. A fine anni ’90 arrivano le collaborazioni con Zeffirelli e Giordana. Successivamente diventa prima autore e poi inviato della trasmissione Le Iene, dove gioca spesso sul dualismo tra Nord e Sud. Dal 2007 è autore e conduttore del programma Il testimone, su MTV. Nel 2012, all’interno del volume Dove eravamo. Vent’anni dopo Capaci e via D’Amelio, edito da Caracò, compare il suo racconto dal titolo Sarà stata una fuga di gas. Nel 2013 esordisce dietro la macchina da presa.

Facebook: La mafia uccide solo d’estate | Pif /Il testimone

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