E’ morta stamattina al Policlinico (dov’era ricoverata da giorni), all’età di 94 anni (li aveva compiuti pochi giorni fa, il 21 luglio), la mitica Nonna Maria, diventata icona della città e del tifo amaranto con le sue classiche corse dentro le porte dello stadio Granillo in cui spargeva il sale in diretta Tv prima delle partite di serie A per portare fortuna alla squadra del suo cuore, la squadra della sua città. Due storici capitani amaranto, Ciccio Cozza e Simone Giacchetta, hanno accompagnato Nonna Maria proprio nelle sule ultime ore di vita. “Riusciremo presto a tornare in serie A” ripeteva sempre negli ultimi tempi, bazzicando sempre nella zona di Reggio Campi tra un locale e l’altro, di cui era mascotte serale.
Ancora lucida e sveglia, fino a pochissime settimane fa ha dato dimostrazione di tutta la sua grinta e il suo entusiasmo di vita, raccontando i tempi duri della Seconda Guerra Mondiale, vissuta quando era già ragazzina, e di un’infanzia difficile nella piana di Gioia Tauro, dov’è nata.
“Ero molto giovane quando iniziai ad andare al campo seguendo la Reggina anche nelle trasferte. Eravamo in serie C e poi, dopo tante fatiche siamo riusciti a conquistare la serie B sino alla massima serie. Adesso siamo di nuovo in B ma presto torneremo in A” diceva a chi la incontrava e le chiedeva da dov’è nato il suo grande amore nei confronti della maglia amaranto. E speriamo che possa vedere il suo sogno realizzarsi nell’anno del Centenario, che seguirà dall’alto dei cieli.
La Redazione di StrettoWeb si stringe al dolore della famiglia, che è il dolore di tutta Reggio Calabria, una città che ha sempre visto in Nonna Maria una sua rappresentante degna, simpatica e positiva.