Reggio, la protesta della Multiservizi continua. Arrivano Questore e Prefetto

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ReggioMUltiservizi01“Lavoro, lavoro, lavoro” è l’urlo che dal tetto di Palazzo San Giorgio occupato dai dipendenti della Multiservizi riecheggia per tutta Piazza Italia e il Corso Garibaldi di Reggio Calabria.

Alle 19 era stata convocata una conferenza stampa dai dipendenti per spiegare le ragioni della loro protesta; durante il corso della stessa alcuni operai sono saliti sul tetto e da lì è partita la clamorosa protesta.

“Via i Commissari dalla città, è morta una città, il Governo dov’è” alcuni degli slogan e dalla Piazza i restanti operai a gran voce sostenevano i colleghi più impavidi.

Non ci pensano a scendere né ad andar via da Piazza Italia: gli operai della Multiservizi ad oltranza rimarranno davanti i palazzi del potere reggino almeno fino a domani, loro ultimo giorno di lavoro, fino a quando non avranno risposte dal vertice, già in programma per domani tra Commissari prefettizi, Prefetto e rappresentanti dei lavoratori.01

Vertice, che a quanto pare sembra essere iniziato già da ora con l’arrivo del Questore di Reggio Calabria, Guido Longo e del Prefetto Piscitelli.

Intervistando gli operai quello che emerge è rabbia per una scelta, che sarebbe stata fatta dai Commissari di concedere il servizio ad altre società, dopo uno stop di 4 mesi, assumendo nuovi lavoratori e mettendo i lavoratori della Multiservizi (tutti assunti con contratto a tempo indeterminato) in cassa integrazione o comunque usufruendo di ammortizzatori sociali.

Non stanno lottando per la Multiservizi in sé, stanno lottando per il loro diritto al lavoro.03

Da domani 270 famiglie reggine saranno con uno stipendio in meno: quello dei padri, madri, familiari che lavorano in una delle società miste del Comune di Reggio Calabria, sciolta per infiltrazioni mafiose.

Si attendono risposte mentre le campane di Palazzo San Giorgio continuano a suonare.

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