Emergenza Rifiuti in Calabria, dopo 15 anni finisce il commissariamento: la competenza sarà dei Comuni

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Gestione dei rifiuti, si cambia. La lunghissima stagione commissariale per il superamento dell’emergenza, durata quasi quindici anni in Calabria, volge al termine e la Regione si sta attrezzando per dare l’avvio a una nuova era. Un percorso che non sara’ facile, considerato che ancora l’emergenza non puo’ dirsi superata. Tuttavia a breve sara’ trasferita al consiglio la nuova legge di riordino del settore, primo atto del nuovo corso nella gestione di un comparto cosi’ delicato. Il dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione Calabria Bruno Gualtieri spiega all’Adnkronos che “bisogna individuare gli Ato con una filosofia diversa. La competenza non va alle Province ma in forma associativa ai Comuni. Da qui la norma stabilisce che gli ambiti territoriali devono essere almeno di livello provinciale. La regia va al comune con la popolazione piu’ ampia che coincide con i capoluoghi di provincia. La regione non ha piu’ competenza di adottare provvedimenti se non atti di indirizzo ma sono i comuni i veri attori”. I problemi non sono pochi.
E’ chiaro -prosegue Gualtieriche abbiamo un disequilibrio sul territorio, manca l’impianto a Cosenza, l’impianto a Sambatello (Reggio Calabria) non e’ funzionante al cento per cento”. Nella legge che la Regione Calabria sta predisponendo per il riordino del settore rifiuti c’e’ un articolo transitorio che aiuta il sistema della raccolta differenziata, considerata parte della soluzione per avviare un percorso virtuoso. ”Dai fondi comunitari, che abbiamo dovuto risucchiare perche’ non erano previsti dai Por, dobbiamo prendere le somme per riorganizzare l’intero sistema tecnologico. Questo e’ il punto di partenza. Senza questo non si puo’ attuare la raccolta differenziata perche’ ci manca il contenitore”, spiega il dirigente generale del settore regionale Ambiente. E’ previsto un impianto di selezione a Cosenza e una delocalizzazione di Sambatello dove il costone sta scivolando ed è alto il rischio frane. ”L’impianto a Crotone c’e’ e a Catanzaro sono due. Sono sufficienti, non c’e’ dubbio, perche’ l’obiettivo -prosegue Gualtierie’ puntare sulla raccolta differenziata per ridurre questi impianti. Noi speriamo negli anni di mandare in cascina il termovalorizzatore pero’ dobbiamo partire da dove siamo non da dove vorremmo essere. Il termovalorizzatore dovra’ essere convertito. Ora brucia Cdr e dovra’ essere convertito in Css che e’ un prodotto additivato con una sostanza ulteriore rispetto al Cdr e cosi’ bruciando recuperiamo energia”.
Il dirigente del dipartimento sostiene che bisogna fare tesoro dell’esperienza maturata e dalla condizione attuale per ripartire verso il miglioramento del settore. ”Buttare questi sistemi e inventarcene uno nuovo – secondo Gualtierisarebbe dannoso per i cittadini“. “Dobbiamo partire da qui, – continua Gualtiericon una azione immediata, utilizzando quello che c’e’ e le discariche di supporto. Dopodiche’ bisogna fare immediatamente una gara per mettere l’intero sistema in funzione. Nel frattempo, e parallelamente, si costituiscono le Autorita’ che dovranno scegliere in evidenza pubblica tutto il servizio dello spazzamento, della differenziata e trattamento dei rifiuti”. Dal punto di vista finanziario i Comuni riusciranno a sostenere i costi? ”Secondo me si”, e’ sicuro Gualtieri. ”Con il meccanismo attuale -afferma- stiamo spogliando i calabresi. Le tariffe fino all’impianto e’ la piu’ bassa, e’ vero, ma il trattamento non finisce li’, se poi si aggiunge il costo della discarica non e’ piu’ basso”.
Gualtieri e’ sicuro che quello calabrese sia uno dei sistemi migliori in Italia, non realizzato perche’ e’ mancato l’impianto di Cosenza. Eppure secondo il dirigente sono almeno quattro i Comuni che ne fanno richiesta, tra questi Castrolibero, Rende, San Giovanni in Fiore. Quali sono le colpe del commissariamento? Secondo il dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione Calabria ”non e’ stato messo in conto l’abbandono di Veolia. C’erano i presupposti per capire che stesse fallendo. L’azione e’ mancata. Storicamente -prosegue- l’ufficio del commissariamento non ha trattato in maniera coerente la gestione Veolia e i francesi a un certo punto si sono sentiti abbandonati”. Le mancanze del commissariamento sono da ricercare indietro nel tempo ”altrimenti non si spiega -afferma Gualtiericome mai una perizia del 2003, che erano le risultanze di una conferenza dei servizi, non sia stata approvata dopo nove anni. La mancata approvazione ha costituito il non collaudo dell’intero sistema. Sono collaudati i singoli ma non il sistema. E’ rimasto monco ma con un potenziale fortissimo. L’impianto di Cosenza riequilibra il sistema”.
Intanto mercoledi’ prossimo il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti incontrera’ il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. ”Gli chiedero’ -anticipa all’Adnkronos – di supportarci in questa azione di fine del commissariamento che abbiamo individuato come opportunita’. In questi anni ci sono stati sperperi di risorse. Gli ultimi due commissari hanno avuto un’interlocuzione con la Regione per cercare soluzioni ma i problemi vengono da lontano e tutto questo e’ frutto della pessima capacita’ della politica di sapere incidere rispetto a situazioni che ci portiamo dietro da decenni”. La nuova prospettiva e’ che ”ogni parte di territorio provinciale si assuma la propria responsabilita”’. Il presidente Scopelliti ha convocato per la prossima settimana un incontro in prefettura a Catanzaro con tutti i prefetti e i presidenti di Provincia. ”Li’ – afferma – dovranno emergere responsabilita’ di situazioni di criticita’ esistenti e gli aspetti che ci portano a dimostrare che, rispetto alla poca lungimiranza delle stagioni commissariali, la Regione invece ha un’idea strategica di aggressione a questo problema”. La parola d’ordine del governatore e’ condivisione. ”Non abbiamo risolto il problema trasferendo le competenze alle Province – conclude – ma bisogna attuare un piano con le idee piu’ utili per risolvere il problema. Subito dopo il passaggio delle competenze e delle funzioni ci determineremo in tempi brevi”.

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