Ambiente,: convegno UniMe: “Percorsi sostenibilita” per la crescita del Paese

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Sostenibilita’ ambientale intesa non solo come mera tutela dell’ambiente ma soprattutto come opportunita’ di crescita e di sviluppo per il Paese. Di questo si e’ parlato durante il convegno ‘Percorsi di sostenibilita’ ambientale: metodologie ed esperienze’, tenutosi nell’Aula Magna dell’Universita’ di Messina. L’iniziativa e’ nata, principalmente, per divulgare i risultati del progetto Eco-Management for Food (EMAF), progetto PRIN 2008 dal titolo ‘Il miglioramento della sostenibilita’ e della competitivita’ delle filiere agroalimentari italiane mediante strumenti innovativi di gestione ambientale’, progetto co-finanziato dal MIUR. ”Il convegno costituisce – spiegano gli organizzatori – anche un momento d’incontro e di riflessione tra studiosi, rappresentanti di imprese di vari settori produttivi, enti di certificazione, associazioni professionali e consulenti. S’intende inoltre dare un contributo alla crescita ed alla diffusione della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico per la sostenibilita’ ambientale, argomento la cui importanza e’ in continua crescita e che investe trasversalmente diversi settori produttivi e contesti professionali. Cio’ avvalora l’importanza di incoraggiare lo scambio di informazioni e la collaborazione tra la comunita’ scientifica e gli operatori di vari settori, che potranno esprimere le loro esperienze maturate nella ricerca di percorsi di sostenibilita’ ambientale”. L’apertura dei lavori e’ stata affidata al professore Luigi Ciraolo del dipartimento SEAM. A seguire la prima sessione e’ stata dedicata al ruolo che, sulle tematiche ambientali, viene svolto dagli enti di accreditamento, dagli enti di certificazione e dalle stesse imprese, in modo tale da conoscere il loro punto di vista e le loro esperienze. Gli interventi hanno evidenziato, tra l’altro, il ruolo degli standard come strumento di supporto all’azione ineludibile di tutela ambientale alla quale sono chiamate le aziende, anche in risposta alle direttive europee piu’ recenti. In particolare il direttore generale di Accredia, Filippo Trifiletti, ha sottolineato come ”l’azione svolta dall’ente di accreditamento sia di garanzia della corretta azione degli enti di certificazione”. E’ stato inoltre citato come esempio l’odierna seduta in cui Accredia esamina il caso dell’ente che ha rilasciato certificazioni ambientali allo stabilimento ILVA. I relatori che si sono succeduti, Mario Cugno di Certiquality, Antonio Battiato di STMicroelectronics, hanno riportato la testimonianza relativa alle loro organizzazioni evidenziando come l’impegno sul fronte della sostenibilita’ sia imprescindibile per garantire uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e degli obblighi legislativi in tal senso emanati. La seconda sessione, invece, e’ stata dedicata alle metodologie, esperienze e casi studio in contesti italiani e stranieri. Nel pomeriggio, la terza sessione e’ stata incentrata sulla descrizione dei principali risultati del progetto EMAF, con gli interventi dei professori Roberta Salomone dell’Universita’ di Messina, Maria Proto dell’Universita’ di Salerno, Andrea Raggi dell’Universita’ ”G. d’Annunzio” di Pescara e Maria Teresa Clasadonte dell’Universita’ di Catania. A seguire una tavola rotonda e’ stata momento di confronto e discussione di varie professionalita’ ed esperienze sul variegato tema della sostenibilita’ ambientale con interventi del professore Bruno Notarnicola dell’Universita’ di Bari Aldo Moro, dell’ingegnere Laura Cutaia dell’ENEA – UTTAMB, del professore Maurizio Cellura dell’Universita’ di Palermo, degli ingegneri Vincenzo Antonucci del CNR- ITAE, Vito d’Incognito della Take Care International di Milano, Giuseppe Negro Responsabile area consulenza di direzione della partnership tra il Gruppo Maggioli e la Galgano e Associati e di Paolo Masoni, Responsabile Laboratorio LCA ed Eco-progettazione dell’ENEA. A chiudere il convegno la professoressa Maria Claudia Lucchetti, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Merceologiche (AISME).

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