Trapani: i Carabinieri ritrovano il “tesoretto” della chiesa di San Nicola

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I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani hanno recuperato dodici delle quindici importanti opere d’arte trafugate presso la chiesa di san Nicola di Trapani. Si tratta del più importante furto di opere chiesastiche fatto in Sicilia negli ultimi dieci anni. Il ritrovamento è avvenuto presso un casolare abbandonato alla periferia di Trapani, dove le opere erano state nascoste dai malviventi.

Le indagini scaturite dopo la denuncia del furto, avvenuta agli inizi di ottobre, e l’immediato inserimento delle opere da ricercare nella Banca Dati dei Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale, hanno di fatto reso molto difficile ai ladri la possibilità di piazzare sul mercato clandestino gli oggetti trafugati. Tutte le opere erano state catalogate presso la locale Soprintendenza ai Beni Culturali, ed anche il veloce reperimento delle riproduzioni fotografiche ha agevolato i militari nelle loro attività investigative. Tra le opere recuperate vi sono tre dipinti olio su tela del XVII secolo, due del XVIII secolo, tutti raffiguranti Madonne e Santi, sei statue lignee di angeli ed un gruppo scultoreo ligneo raffigurante il Battesimo di Cristo, risalenti al XIX secolo. Le indagini dei militari proseguono al fine di rinvenire le restanti tre opere mancanti. Si tratta di due dipinti olio su tela del ‘600, la Madonna del Rosario e San Castrense, e di una statua lignea dell’Immacolata del XIX secolo.

Le tele sono state danneggiate durante il furto, “segno che a trafugare le opere d’arte non sono stati dei professionisti“. Lo ha detto il comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri di Palermo Giuseppe Marseglia, che ha aggiunto: “In questi ultimi mesi in Sicilia si è registrata una recrudescenza del furto di opere sacre“. Amareggiata la diocesi di Trapani per i danneggiamenti: “Le tele distaccate dal telaio con taglierino arrotolate, sbattute e maltrattate, presentano gravi lesioni, distacco della pittura e delle integrazioni. Rivolgiamo un pressantissimo appello ai restauratori della provincia perché prestino la loro opera generosamente per le operazioni di restauro necessarie“.

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