Milazzo Calcio: sciopero confermato, le dichiarazioni del delegato AIC Coppola. Intanto domenica si giocherà a porte chiuse

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Oggi pomeriggio si è tenuto un incontro tra i giocatori del Milazzo Calcio, in sciopero dalla settimana scorsa per il mancato accredito degli stipendi, e un rappresentate dell’Associazione Italiana Calciatori, anch’egli un tempo giocatore, Danilo Coppola.

La situazione è abbastanza drammatica – ha detto Coppola al termine del summit -. Non ci sono nemmeno le condizioni per permettere ai calciatori di continuare la loro attività lavorativa. Questo sarebbe un dovere da parte della società. Nonostante siano giovani sono dei professionisti e devono affrontare un campionato di valenza nazionale.” Sullo sciopero deciso la settimana scorsa dall’AIC ha detto: “Non si può nemmeno parlare di un vero e proprio sciopero per quanto accaduto domenica, perché qui non ci sono nemmeno le condizioni per allenarsi. I giocatori non stanno scioperando, non sono messi in condizione di poter svolgere il proprio lavoro. Noi come Assocalciatori ci stiamo attivando per poter provare a vedere come sia possibile andare avanti, agevolando il subentro di altre proprietà o dell’amministrazione controllata.

Che fare adesso? “Il Milazzo deve continuare questo campionato, altrimenti verrebbe falsato il torneo. Secondo me, visto che la società è totalmente latitante, servirebbe subito un’amministrazione controllata. Ho controllato, non c’è nemmeno il materiale per allenarsi. Inoltre non si può pretendere che non venga pagato lo stipendio a ragazzi che guadagnano mille euro al mese e sono lontani da casa. Loro vorrebbero allenarsi, ma devono essere messi in condizione di farlo. Spero che domenica non venga nemmeno dato il via alla partita, che la Lega la rinvii. Anche perché quest’ultima ha un problema grosso: garantire la regolarità del campionato organizzato da loro.”

Acquisizione o messa in mora? “Io da imprenditore farei fatica a credere ai libri contabili che mi presentano. Serve un amministratore esterno o un curatore fallimentare che faccia chiarezza, in modo che chiunque fosse interessato possa acquisire la società. L’Avvocato Marzà di Catania è incaricato dalla Lega di avviare la procedura per messa in mora dell’SS Milazzo.”

Intanto la partita di domenica è a forte rischio nonostante lo sciopero, che a questo punto appare confermato. Per la gara casalinga contro il Savona capolista infatti non c’è stato l’OK della Commissione di Vigilanza all’utilizzo dello stadio. La società non ha infatti presentato la “documentazione relativa i Piani di sicurezza”. Nel migliore dei modi si dovrà trovare una struttura alternativa o giocare al “Grotta Polifemo” a porte chiuse. Ma, data l’aria che si respira di questi tempi a Milazzo, è impossibile dire cosa accadrà. Se si dovesse scendere in campo, in ogni caso, i rossoblu schiereranno, come a Castiglione, i ragazzi della “Berretti”.

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