In prefettura oggi la crisi del settore edile: il 70% della manodopera è irregolare. La denuncia di Feneal, Filca e Fillea

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La grave crisi occupazionale del settore edile, la mancanza di legalità e sicurezza nei cantieri edili sono stati gli argomenti al centro dell’incontro di questa mattina convocato dal Prefetto Alecci dopo le manifestazioni dei lavoratori dei giorni scorsi.
Alla riunione hanno partecipato i vertici di ASP, INPS, INAIL, Ispettorato del lavoro, Guardia di Finanza, Carabinieri e Questura, mentre per gli enti appaltanti si registra la sola presenza della Provincia Regionale e della Università degli studi di Messina.
Dal tavolo prefettizio è emerso che il lavoro nero e la sicurezza sui posti di lavoro, malgrado lo sforzo degli organi istituzionali, resta un fenomeno si allarga a macchia d’olio, soprattutto nel settore delle costruzioni. “Lo dimostrano anche i dati forniti dagli interventi al tavolo – spiegano i segretari di Feneal, Filca e Fillea Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oritinei cantieri edili il 70% della manodopera è irregolare mentre sulla sicurezza è stato evidenziato come nelle cosiddette microimprese si risparmi sui costi per la sicurezza e, di conseguenza, aumentino i rischi d’infortuni“.
All’incontro non hanno partecipato il sindaco di Taormina, il Commissario dell’Autorità Portuale e il Commissario straordinario dell’IACP che avrebbero dovuto portare al tavolo dati e risposte sulle opere finanziate e immediatamente cantierabili. “Soltanto conoscendo questi numeri e avviando i cantieri – continuano Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti –  potremo dare delle risposte concrete ai tanti lavoratori edili. Ancora una volta – denunciano le federazioni degli edili di Cgil, Cisl e Uilchi non c’era dimostra di non avere a cuore le sorti di questo territorio”.
Feneal, Filca e Fillea in mancanza di risposte da parte delle istituzioni interessate annunciano nuove e  più incisive manifestazioni  per il rilancio del settore delle  costruzioni edili.

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