Reggio Calabria Città Metropolitana: l’iter per l’istituzione entra nel vivo, cosa cambierà?

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Entra nel vivo l’iter per le “Città Metropolitane” italiane, tra cui c’è anche Reggio Calabria. Entro il 21 maggio il Governo dovrà adottare un decreto legislativo per l’istituzione delle “Città Metropolitane” che sono, in sostanza, un nuovo ente amministrativo con competenze molto importanti, in alcuni casi addirittura superiori a quelle delle Regioni, e comunque tutte quelle attualmente in seno alla provincia. Infatti con l’istituzione della “città metropolitana”, la provincia di riferimento cesserà contemporaneamente di esistere.
Il decreto del governo detterà una disciplina di carattere provvisorio e provvederà a istituire il consiglio provvisorio della città metropolitana, composto dai sindaci dei comuni e dal presidente della provincia, e l’individuazione, quali funzioni fondamentali della città metropolitana, della pianificazione del territorio e delle reti infrastrutturali; del coordinamento della gestione dei servizi pubblici; della promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale. Le province nel cui territorio sono situate le città metropolitane saranno soppresse solo dopo l’insediamento degli organi definitivi della città metropolitana. Questi saranno individuati da un’apposita legge ordinaria, alla quale è rinviata la definitiva istituzione delle città metropolitane e la relativa disciplina.
Le Città Metropolitane Italiane sono 15, di cui 10 individuate direttamente dal parlamento (Roma, Milano, Napoli, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Reggio Calabria) e 5 dalle rispettive Regioni a Statuto Speciale (Cagliari, Trieste, Palermo, Catania e Messina).

Per una città come Reggio Calabria, posizionata nello Stretto di Messina, i benefici dell’istituzione della Città Metropolitana sono molteplici. Oggi il Consiglio Comunale ha dedicato la propria seduta proprio a questa prospettiva.

Non appena le Città Metropolitane verranno istituite, le due corrispondenti realtà di Reggio e Messina avranno tutti i mezzi giuridici per legarsi attraverso un consorzio interregionale che condurrebbe all’attivazione fra le stesse di un rapporto “speciale”, seppur non “esclusivo”, in numerosi ambiti quali, ad esempio: il sistema dei trasporti, la gestione integrata del ciclo dei rifiuti, il commercio, il turismo, la valorizzazione e fruizione dei beni culturali, il sistema universitario integrato tra le due sponde dello Stretto e tanti altri ancora.
Potremmo avere così sedute congiunte dei Consigli Comunali di Reggio e Messina, e quindi l’istituzione delle Città Metropolitane non è altro che una tappa intermedia per la realizzazione dell’Area Metropolitana dello Stretto che altrimenti sarebbe stato impossibile anche soltanto immaginare.

Il sogno di vedere Reggio e Messina come due quartieri di un’unica grande Città è, quindi, sempre più vicino.
E non stiamo parlando di uno scenario suggestivo, affascinante e utopistico: si tratta di una realtà concreta che consentirebbe a Reggio e Messina di gestire insieme, in modo diretto e coordinato, tutte quelle realtà problematiche dei trasporti, delle infrastrutture, del turismo, della ricettività, delle università e della cultura che, per natura sociale e civile, hanno l’esigenza di amministrarsi in sinergia essendo, di fatto, una realtà concreta.

Ma la strada è ancora lunga e c’è tanto da lavorare: il Sindaco Arena, il Presidente della Provincia Raffa e gli altri sindaci lo sanno bene; l’iter si prospetta difficile e tortuoso, dopotutto le grandi conquiste non sono mai facili. Agli attuali amministratori il compito di saper traghettare il territorio in questa storica svolta nel modo migliore possibile.

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