Appello della Cassazione: “pene più per gli automobilisti indisciplinati”

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Pene piu’ severe per gli automobilisti spericolati. Le invoca la Cassazione, chiedendo che “siano valutate con particolare severita’ e conseguentemente sanzionate piu’ gravemente” le condotte di guida che mettano a rischio l’incolumita’ pubblica, compresa quella del guidatore. In questo modo, la Quarta sezione penale ha convalidato la condanna a due mesi di arresto oltre alla sospensione della patente per un anno con confisca dell’autovettura nei confronti di un immigrato, Mohamed B., uscito di strada, nel dicembre 2008, mentre era alla guida ubriaco. Contro la condanna inflitta dalla Corte d’appello di Brescia nel gennaio 2011, la difesa dell’immigrato ha fatto ricorso in Cassazione, lamentando che con ‘incidente stradale’ si dovrebbe intendere la collisione con altri utenti della strada. La Suprema Corte (sentenza 6381) ha dichiarato inammissibile il ricorso di Mohamed B. e ha osservato che “il concetto di ‘incidente stradale’ richiamato ai fini dell’integrazione dell’aggravante, e’ ben piu’ ampio di quelli d’investimento e di collisione tra autoveicoli, che vi sono, in ogni caso ricompresi: infatti, esso non implica necessariamente la produzione di danni a cose proprie o altrui o lo scontro con altri veicoli o comunque il coinvolgimento di terze persone con danni alle stesse, bensi’ qualunque situazione che esorbiti dalla normale marcia del veicolo in area aperta alla pubblica circolazione, con pericolo per l’incolumita’ altrui e dello stesso conducente”. La Cassazione ricorda che la sicurezza stradale “esige che anche quelle condotte di guida che pongano a mero rischio l’incolumita’ pubblica (compresa quella del guidatore) siano valutate con particolare severita’ e conseguentemente sanzionate piu’ gravemente”.

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