Agrigento, pilotavano aste giudiziarie. Quindici arresti

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La notte scorsa i carabinieri del comando provinciale di Agrigento, compagnia di Licata, hanno eseguito 18 misure cautelari nei confronti di persone indagate per reati come estorsione, usura, detenzioni di armi da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti. Di questo gruppo, 15 persone sono finite in manette, mentre le altre tre sono state sottoposte agli obblighi di dimora.  L’operazione, il cui nome in codice è “Aut Aut”, si è svolta presso il comune di Licata, in provincia di Agrigento ed è nata in seguito alle indagini su alcune irregolarità rilevate nell’ambito delle aste giudiziarie dell’anno 2009 e 2010. Pare che gli indagati avrebbero pilotato le aste giudiziarie attraverso l’intimidazione ai potenziali acquirenti di beni. Quindi compivano una serie di azioni intimidatorie e ritorsioni nei confronti di commercianti, avvocati e privati cittadini, i quali, per motivi personali o professionali nutrivano interesse per l’acquisto di beni immobili, provenienti da procedure esecutive.
L’ordinanza è stata emessa da gip di Agrigento, Luisa Turco, su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dai sostituti Lucia Brescia e Andrea Bianchi.

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