“Falcomatà ha violato il Codice Etico di Avviso Pubblico, dovrebbe dimettersi come fece Scopelliti”: Reggio Futura mette in luce le infrazioni del Sindaco

  • Conferenza stampa Reggio Futura
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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Italo Palmara ed Emanuele Genovese, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del movimento Reggio Futura, in una conferenza stampa hanno evidenziato le violazioni della Carta di Avviso Pubblico da parte del Sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà in seguito al Processo Miramare

La sentenza è stata 20 giorni fa, ma ancora si continua a parlare della condanna inflitta al Sindaco Falcomatà e ad alcuni Consiglieri per ciò che concerne il Processo Miramare. Sì, perché nel frattempo si sono succeduti una serie di avvenimenti: dalla nomina di Brunetti al fotofinish alle dimissioni del Vice Perna fino alla costituzione della nuova Giunta, presentata qualche giorno fa in seguito ad un rimpasto tra i partiti. Ma nella giornata odierna il movimento Reggio Futura ha voluto indire una conferenza stampa per fare luce su quelle che sono state definite le violazioni della Carta di Avviso Pubblico, una rivisitazione della Carta di Pisa in cui un Amministratore si impegna a rispettare quelli che sono i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore presenti all’interno della Costituzione.

Ebbene, nel 2014, all’inizio del suo primo mandato da Sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà sposò in toto l’adozione di questo codice etico, definendolo la “stella polare” della sua Amministrazione e rammaricandosi del fatto che in realtà non era normale che potesse esistere un codice etico che vincola gli amministratori perché “dovrebbe essere nell’animo di ognuno di noi che fa politica ottemperare a questo tipo di azioni”. “Nel momento in cui l’Amministrazione ha deciso di aderire a questa Carta – apre la conferenza il presidente di Reggio Futura Italo Palmara – ha firmato un contratto. Il codice etico vincola chi lo ha sottoscritto in termini politici e tende una mano ai cittadini nell’affermare: “io sono trasparente”. Ma è accaduto qualcosa di diverso”. E questa diversità, come evidenziano gli esponenti del movimento, sono da ricercarsi nel Processo Miramare, in cui proprio i principi del codice sono stati violati. Uno di questi, l’articolo 21, indica che bisogna “promuovere la costituzione di parte civile della propria amministrazione nel relativo processo”. E cioè che, dopo una condanna, è necessario costituirsi parte civile.

“Alla luce dei fatti – afferma ancora Palmara – sembra che l’Amministrazione abbia smarrito questa stella polare, ma anzi è riuscita a calpestare i commi contenuti nell’articolo 21, tutti o quasi tutti. Questo è un dato di fatto oggettivo e sarebbe utile comprendere le ragioni, se esistono, di questo cambiamento di passo. Per 7 anni si è sentito dire ‘tutta colpa delle precedenti amministrazioni’, ma io vorrei fare un parallelismo tra questa situazione e una identica del passato. Falcomatà è stato infatti rinviato a giudizio per il Processo Miramare, così come Scopelliti lo fu per il processo Fallara. Sempre falso ideologico l’accusa. Soltanto che allora Demetrio Arena, nonostante il legame politico ma anche affettivo con Scopelliti, da persona seria e uomo delle istituzioni, antepose il dovere istituzionale all’aspetto affettivo e si costituì in giudizio parte civile con il suo amico Scopelliti”, rispettando l’articolo 21. Lo stesso non è accaduto, invece, in questo caso. E, pur avendo riempito la testa di parole come correttezza e cose del genere, alla fine questa Amministrazione ha calpestato il codice etico e non si è costituito parte civile”.

Il codice etico impone tra l’altro, in caso di condanna in primo grado, “che l’amministratore presenti immediatamente le sue dimissioni, incalza ancora Palmara, che ha revisionato i principi della carta insieme all’Avvocato Emanuele Genovese, anch’egli presente e intervenuto alla conferenza. “Non solo non sono avvenute le dimissioni – ha detto Palmara sempre in riferimento al Processo Miramare – ma un minuto dopo la sentenza, Falcomatà ha affermato: ‘state tranquilli, l’amministrazione va avanti‘. E’ stato calpestato l’articolo 21. E’ stato preannunciato anche ricorso contro la sospensione per la Legge Severino. Sono stati calpestati i dettami di quel codice etico di cui parlava nel 2014″.

E Palmara evidenzia un altro parallelismo tra Falcomatà e Scopelliti, quando quest’ultimo, subito dopo la sentenza quando era Governatore della Calabria, affermò: “le sentenze vanno rispettate e quando si è uomini delle istituzioni va fatto un passo indietro’. Due ore dopo la sentenza Scopelliti annunciò le dimissioni e poi si dimise passando dalle parole ai fatti. Non impugnò la sospensione. Questa è la differenza che intercorre tra l’Amministrazione attuale e le tanto vituperate precedenti Amministrazioni di destra chiamate spesso in ballo da Falcomatà”, rincara la dose Palmara. Che prosegue: “anche su questo punto va fatta una riflessione. Per una volta Falcomatà è stato sincero, quando anni fa in Consiglio Comunale disse: ‘noi siamo diversi, geneticamente e politicamente diversi’. E’ vero e i fatti lo confermano: noi siamo diversi e ce ne facciamo vanto. Noi, a differenza di Falcomatà, la stessa polare di coerenza e correttezza non l’abbiamo mai persa. Anzi, visto che siamo in periodo natalizio, gli suggeriamo di aspettare i Re Magi il 6 gennaio per farsi indicare dove sia la stella polare, per riprendere la retta via e rassegnare le dimissioni. Questo dovrebbe essere imposto dal Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, magari in occasione del Consiglio Comunale convocato sabato”.

A questo, a fine conferenza, è seguita una disamina – da parte di Palmara – relativa alla reale possibilità che gruppi politici, cittadini e portatori di interessi possano spingere affinché venga rispettato questo codice: se io credo davvero alle dimissioni? Sinceramente nutro qualche dubbio sui reggini perché loro, dopo 7 anni di sfacelo e degrado mai conosciuto, sono ormai avviliti e quindi, mentre prima lottavano e scendevano in piazza, adesso si adagiano e adeguano. Io stesso, quando esco la mattina, nemmeno ci faccio caso a tutti quei cumuli di spazzatura. Una volta ci stupivamo se li trovavamo, ora ci stupiamo se vediamo che la strada è stata ripulita”.

La chiusura è una precisazione dell’Avvocato Genovese: “quella di oggi non è un’opera di sciacallaggio, non siamo avvoltoi. Si tratta di evidenziare un impegno dell’Amministrazione che è stato sottoscritto ma non rispettato”. In alto tutte le foto della conferenza, in basso le interviste video con gli interventi del Presidente di Reggio Futura Italo Palmara e del Vice Presidente Emanuele Genovese.

Il presidente di Reggio Futura Palmara sulle violazioni di Falcomatà del codice etico [VIDEO]

L’Avvocato Emanuele Genovese sui principi di Carta di Avviso Pubblico infranti da Falcomatà [VIDEO]

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