Reggio Calabria, il dimissionario Perna: “Falcomatà scorretto, se vuole qualcuno da telecomandare forse ha problemi psicologici” [VIDEO]

  • conferenza dimissioni tonino perna
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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L’ex Vicesindaco Tonino Perna, sostituito con una delibera dal Sindaco Falcomatà pochi minuti prima della sentenza sul caso Miramare, si è tolto diversi sassolini dalla scarpa e ha espresso il suo pensiero senza freni

Un benservito che non è stato gradito, da qui la scelta di dimettersi con un atto reso ufficiale da domani. Era facile immaginare che una condanna nel Processo Miramare avrebbe generato un terremoto politico all’interno di Palazzo San Giorgio, così è stato. Il Prof. Tonino Perna ha tenuto questa mattina una conferenza stampa per fare chiarezza sulla situazione dopo la scelta di lasciare il suo incarico in Giunta alla luce della sostituzione da Vicesindaco e soprattutto del (mal)trattamento ricevuto da Falcomatà“Non c’era alcun motivo di fare questo cambio con l’Assessore Brunetti, poteva avere un senso qualora avesse prodotto maggiori risultati rispetto al mio operato. E’ tutto molto strano che questo sia avvenuto un’ora prima della sentenza, viene così meno un rapporto basato sulla fiducia. Sicuramente c’è stata scorrettezza, a Falcomatà è mancato il coraggio quantomeno di preannunciarmi la sua scelta”. Sono queste le parole pronunciate da Perna di fronte ai microfoni dei giornalisti che lasciano percepire il malumore per quanto accaduto.

“Mi sono liberato di un peso, non stavo bene in questa situazione, ero frustrato, però mi dispiace per la città perché proprio in questo momento erano arrivati i fondi europei, avremmo dovuto dare tutta l’anima per combattere questo degrado. Voi non immaginate la sofferenza, io mi sentivo responsabile, le persone mi chiamavano perché non avevano l’acqua in casa. E noi rispondevamo alle chiamate ma non risolvevamo i problemi”, prosegue Perna togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. Il Professore ha ammesso di aver ricevuto una chiamata da Falcomatà ma di non aver risposto perché aveva già “spento il cellulare, dopo la delibera in cui mi sostituiva mi sono arrivate diverse telefonate ed è stato imbarazzante”.

“Se facevo bene il merito era di chi mi aveva chiamato, se facevo male ‘avete visto, anche con Perna la città non funziona’. Se hai bisogno di qualcuno da telecomandare è segno di un problema psicologico. Evidentemente quella di Falcomatà è una personalità molto complessa che andrebbe studiata … non era ammessa nessuna voce di dissenso, nemmeno la mia. Politicamente, una persona da sola non ce la fa”, si sfoga ancora. E su Paolo Brunetti nuovo Vicensindaco preferisce non pronunciarsi: “adesso avrà più impegni, giudicheranno i cittadini il suo operato. Io sono molto preoccupato per questa città perché con le risorse europee c’era la possibilità di rinascere, invece credo non sarà così. E’ criminale perdere i fondi del decreto Reggio per l’occupazione giovanile. Ci sono i soldi del Pon-Metro non spesi. C’è una marea di denaro non speso con i giovani che scappano e una città che non ha futuro. Sì, si può andare a votare ma si perderebbero sei mesi, in questo momento non mi sembra la cosa migliore e poi per quale alternativa? E poi ci sono alcuni consiglieri che hanno delle professioni, delle attività e potrebbero tornare a lavorare, ma altri no e se escono dal Consiglio comunale non faranno più politica. Il problema è che non c’è via d’uscita. C’è un’emorragia di cervelli, una grande fuga di giovani, e si può fermare con tutti i soldi che abbiamo a disposizione. Ma non si fa e adesso si blocca tutto, è assurdo”.

Reggio Calabria, Perna si dimette: lo sfogo contro l’Amministrazione Comunale e la verità sulla delibera di Falcomatà [VIDEO]

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