Poker e Protestantesimo

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Poker-e-ProtestantesimoNel XVI secolo, in Europa, iniziò a farsi strada un certo malcontento in relazione al fatto che il poker dovesse rimanere privilegio della Chiesa di Roma e dei suoi più importanti esponenti.

Nasceva, infatti, il desiderio, da parte di tanti, di poter organizzare tornei aperti a tutti e non più ad uso esclusivo degli alti prelati.

Contemporaneamente, anche in seno alla Chiesa stessa, c’era chi cominciava a mettere in dubbio il dogma dell’infallibilità del Papa, che dettava le regole del gioco ed alle quali tutti dovevano sottostare.

Così in Inghilterra, dove, com’è noto, si giocò sempre e vi erano moltissimi ottimi giocatori, il Re Enrico VIII si dichiarò stufo del fatto che il Papa dovesse stabilire i regolamenti a casa sua.

Ma Tommaso Moro, grandissimo giocatore divenuto famoso per il suo asserto che vincere un grande torneo internazionale rimane un’utopia per la stragrande maggioranza dei giocatori, da fervente cattolico, contrastò aspramente la volontà del suo re.

Enrico VIII fu comunque irremovibile e decretò che i regolamenti dei tornei, da quel momento in avanti, sarebbero stati stabiliti solo da lui e, nello stesso tempo, decretò la condanna a morte di Tommaso Moro.

Era l’anno del Signore 1535 e fu scissione definitiva con la Chiesa si Roma.

Nacque così la “Scuola di poker Anglicana”.

In Germania, nello stesso periodo, Martin Lutero, un prete, ma non un pezzo grosso, seppe interpretare le nascenti esigenze di affrancarsi dalla Chiesa di Roma ma, soprattutto, quella di poter organizzare eventi pokeristici secondo nuove regole.

Lutero fondò quindi una nuova chiesa, non più succube di quella romana, che si chiamò appunto Luterana, in cui si giocava con procedure meno pompose ed in ambienti molto meno fastosi di quelli frequentati da vescovi e cardinali.

In breve cominciarono a fiorire nel Nord Europa le prime scuole di poker aperte al pubblico.

Gli storici sono oggi concordi nell’attribuire a ciò la causa del notevole divario di esperienza tra le scuole di poker del Nord Europa rispetto a quelle dell’Europa del Sud, di ben più recente formazione.

Questo può essere uno dei principali motivi per i quali, ancora oggi, i giocatori latini non abbiano grande considerazione nell’ambiente pokeristico internazionale.

Saverio Spinelli

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