Villa San Giovanni, UNC: “una sentenza del Consiglio di Stato ha condannato i gestori di telefonia per la fatturazione a 28 giorni, adesso dovranno risarcire i clienti”

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L’Unione Nazionale Consumatori di Villa San Giovanni: “per la fatturazione a 28 giorni il Consiglio di Stato ci ha dato ragione! condannate le società telefoniche, adesso dovranno risarcire i clienti”

“Una battaglia durata quasi due anni, quella portata avanti dall’Unione Nazionale Consumatori ed altre associazioni di tutela dei diritti dei consumatori, ma con un risultato soddisfacente. Infatti, i clienti delle compagnie telefoniche, finalmente, saranno risarciti senza necessità di avviare una class action. Le società di telefonia sono state obbligate ad allungare le prossime scadenze mensili fino a restituire i giorni sottratti nel periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e i primi di aprile 2018. A stabilirlo è una sentenza del Consiglio di Stato – dichiara soddisfatto il responsabile dell’Unione Nazionale Consumatori di Villa San Giovanni e Presidente del Centro di Orientamento Giuridico del Consumatore, Tullio CaraccioloLa controversa questione relativa alla fatturazione ogni 28 giorni, invece che per la durata effettiva del mese, ha visto soccombere ancora le società telefoniche che dopo essere state condannate dal TAR, avevano proposto ricorso, avverso la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, al Consiglio di Stato. Una vittoria non solo di equità e giustizia – dichiara ancora Caraccioloma frutto dell’impegno e dell’azione delle associazioni di tutela dei consumatori”.

“Adesso – spiega Silvana Marino, avvocato e Responsabile Legale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, nessun problema per chi è rimasto con lo stesso operatore telefonico, mentre coloro che hanno esercitato il diritto di recesso e cambiato gestore di telefonia dovranno attendere le indicazioni dall’Autorità Garante delle Telecomunicazioni. Soddisfatto anche il presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, avvocato Saverio Cuoco, per il quale, le società dovranno rimborsare gli utenti, anche se non si esclude il rischio di ulteriori contestazioni, nei casi di recesso”.

“Infatti, sarà realizzata una compensazione dei giorni erosi dalle compagnie telefoniche e si potrà ottenere un valore economico in altri servizi. Il valore delle compensazioni –afferma ancora l’avvocato Silvana Marino, responsabile dell’Ufficio Legale ed esperta della materia- sarà compreso tra i 30 ed 50 euro circa, ma sarà opportuno verificare caso per caso.”

Un’altra battaglia vinta anche grazie alla nostra associazione, afferma ancora soddisfattoTullio Caraccioloche vede soccombenti le grandi società di telefonia costrette a restituire ai loro clienti i giorni illegittimamente erosi con la bollettazione a 28 giorni, rispetto alla reale durate del mese. Un braccio di ferro, al quale il Consiglio di Stato ha messo la parola fine, con la decisione che ha visto respingere i ricorsi proposti dalle società Wind, 3 e Fastweb, contro la sentenza del TAR promossa dalle associazioni dei consumatori e che aveva già stabilito la restituzione, di quanto maggiormente percepito indebitamente, a favore dei consumatori clienti delle società telefoniche. Appare necessario precisare che per la compagnia telefonica TIM non è ancora stata emessa una sentenza, in quanto il ricorso al Consiglio di Stato, da parte di questa società è stato presentato successivamente, rispetto alle altre società di telefonia, anche se la decisione non potrà che essere univoca.Infine, il Consiglio di Stato ha anche provveduto a sanzionare le compagnie telefoniche, respingendo i loro ricorsi e confermando una multa, di entità diversa rispetto a quanto stabilito dall’Agcom, ma pur sempre di rilevante importo”.

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