Reggio Calabria, P.R.I.: “dopo le dimissioni di Abenavoli crolla un altro tassello della città ideale del sindaco Falcomatà”

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Dure dichiarazioni del P.R.I. di Reggio Calabria “si assiste ad una lenta disintegrazione della città”

“Mentre il P.R.I. reggino continua a predicare una gestione programmatica per la città, si assiste ad una lenta disintegrazione della stessa, accompagnata da una gestione amministrativa negligente e assuefatta da nulluismo. Dopo le dichiarazioni di Saverio Abenavoli crolla un altro tassello della costruzione della città ideale del sindaco Falcomatà. Costruzione già fatiscente e lacunosa in partenza, che non è mai stata chiara a nessuno, annunciata in pompa magna dal Sindaco nell’insegna della trasparenza, ma così trasparente da non riuscir a veder nulla. Parlo del tassello delle Società di House “Castore e Polluce” al cui cugino Abenavoli, Falcomatà nel 2015 ne aveva dato l’amministrazione. L’ex amministratore delegato delle nascenti società ha dichiarato di non poter ottemperare al suo impegno causa una diminuzione, di circa 7 milioni di euro, del capitale stanziato per l’investimento. Pieno apprezzamento alla scelta di dimissione di Abenavoli, tra i pochi amministratori in Italia ad aver dimostrato che portare a compimento un incarico è ancora più importante che riceverlo. I nostri assessori dovrebbero prendere esempio”. Lo scrive in una nota stampa il P.R.I.

“Il sindaco e la sua giunta ci devono delle spiegazioni, li devono alla città e a tutti quei cittadini che in numerosi avevano presentato domanda di assunzione e a tutti quelli che avevano superato le fasi della graduatoria. Fare un bando di assunzione senza alcuna copertura finanziaria è segno della più becera e clientelare modalità di fare politica. Campare sulle spalle di cittadini, speranzosi di veder migliorato il loro futuro nella loro città, che vogliono contribuire a migliorarla con il loro lavoro, è una cosa orripilante, soprattutto se tale concezione di politica viene da chi urlava “ritorno alla normalità” e totale discontinuità con le passate amministrazioni. Servono urgentemente dei chiarimenti. Quando i repubblicani sostenevano che il peggior sindaco politico è sempre preferibile al miglior commissario, il Pd reggino stappava spumante per il commissariamento della città, che ha portato in un secondo momento la chiusura di Leonia e Multiservizi. Mentre gli impiegati ex Leonia sono approdati in AVR, gli ex lavoratori Multiservizi, ingiustamente, si sono trovati licenziati per irresponsabilità altrui. E agli ex Multiservizi che va la mia totale solidarietà, la città deve delle scuse per tutte le accuse ingiuste che gli ha rivolto, per poi rimpiangerli ogni qualvolta che cade un albero sul lungomare o si apre una voragine per le strade. Sarebbe superficiale e politicamente scorretto pensare che un qualunque Sindaco o assessore possa voler del male alla città che amministra, ma non possiamo metterci le mani davanti agli occhi e convincerci che tutto vada bene quando nulla funziona. Torniamo a ripetere che serve una programmazione per la città, serve sapere dove e come chi amministra vede questa città nei prossimi cinque o dieci anni, e non sapere dove loro vogliomo arrivare. La politica deve avere come scopo il raggiungimento di obiettivi “straordinari”, all’ordinario ci pensano i commissari”conclude.

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