Nick Scali e la Reggina: una chance senza precedenti per Reggio Calabria. Iamu, Nick. Let’s Go

Reggina: prosegue la trattativa con Nick Scali, il Re dei mobili australiano alla guida della cordata di 6-7 imprenditori interessati a rilevare il club amaranto. Qualcosa che va oltre il calcio

StrettoWeb

Nick Scali non è ancora arrivato a Reggio Calabria ma è già l’uomo del momento: nelle prossime settimane, comunque entro fine maggio, potrebbe diventare il nuovo proprietario della Reggina se la trattativa già a buon punto con Lillo Foti andrà definitivamente in porto, come in città ci auguriamo un po’ tutti per svariati motivi.
In queste ultime settimane ho indagato molto – da giornalista – su Nick Scali e sulla sua storia: la Reggina è un patrimonio straordinario per questa terra e per questa gente, capire bene in che mani possa finire è la preoccupazione più importante per tutti gli operatori del settore, dai semplici tifosi agli addetti ai lavori, tra cui ovviamente anche noi giornalisti.

lillo fotiUn’esigenza fondamentale a maggior ragione dopo un’epoca lunga e straordinaria come quella di Lillo Foti, che certamente avrà anche commesso qualche errore ma che ha scritto le pagine di storia più belle della Reggina e del calcio calabrese con la passione di un tifoso, l’amore di un padre, la lungimiranza e l’intuizione di un manager d’azienda e l’intraprendenza tipica di un imprenditore di successo.
Indagare e scoprire la storia di Nick Scali e i modi della sua ascesa da emigrato calabrese a leader indiscusso a livello internazionale e farlo andando oltre la prima pagina di google, mi ha fatto venire la pelle d’oca e ho capito che quella di Nick Scali alla guida della Reggina è la chance più grande e più bella che sia mai capitata non solo alla società amaranto, ma a tutta la città di Reggio Calabria e di conseguenza ai reggini.

nick scali (3)Nick Scali è nato a San Martino di Taurianova (RC) il 26 maggio 1933. All’età di 19 anni è partito per inseguire il sogno di una vita migliore in Australia: 45 giorni di viaggio su una nave per inseguire un futuro di successo con tenacia e umiltà. Arriva a Melbourne, scopre un mondo immenso, straordinario, che consente a tutti di avere una possibilità. Nick lavora in modo duro, serio, professionale, apprende subito le caratteristiche del mondo anglosassone e piano piano crea un vero e proprio impero. Si sposta a Sydney, poi nel 1962 fonda la Nick Scali Furniture che ancora oggi è in crescita, società divenuta con grandi sacrifici leader assoluto nel settore di mobili e arredamento, quotata in borsa con utili netti annui vicini ai 200 milioni di euro. La Nick Scali Furniture, tanto per intenderci, detiene i diritti del noto marchio Chateau d’Ax per l’Australia.
Nick ha posto le basi di questo successo negli anni ’70, quando  è stato un infaticabile progettista, manager, designer di mobili di fattura italiana, rilanciando il Made in Italy e puntando sulle sue origini per costruire il futuro.

nick scali (1)Se la storia di Nick Scali fosse solo quella economica e imprenditoriale, sarebbe una favola di successo straordinario. Ma l’impegno che più di ogni altro rende nobile questo nostro conterraneo, è quello sociale e umano. Nick, infatti, non ha mai perso i contatti con le sue origini, non ha mai dimenticato la Calabria e i calabresi. Torna in Italia e in Calabria due/tre volte l’anno, ogni anno, da 50 anni. Dal 2005 è un “Insigne calabrese distintosi all’estero“, onorificenza ricevuta dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Negli anni ’90 è stato Presidente di tutte le Camere di Commercio Italiane in Australia, di cui oggi è Presidente Onorario. E’ inoltre coordinatore per l’Australia del (Maie) Movimento associativo degli italiani all’estero.
Vero e proprio mecenate dei giovani, ogni anno seleziona talenti a cui consente di vivere un anno in Italia e studiare nei migliori istituti artistici e teatrali per coltivare un sogno.

reggio calabriaQuella di Nick Scali è una storia che deve inorgoglire tutti i calabresi, un esempio da seguire come modello: al profitto economico ha sempre saputo abbinare i valori tradizionali di uomo del Sud. A prescindere da come andrà a finire la trattativa per la Reggina, già soltanto il suo interesse è encomiabile. L’idea dell’investimento della Reggina per Nick Scali persegue proprio il suo mecenatismo tra Australia e Italia: è una scelta di cuore, non di profitto. E’ una scelta passionale di un uomo che a 82 anni ha ancora la voglia e l’entusiasmo di un ragazzino, un uomo che potrebbe godersi i suoi hobby e la sua vita se solo non avesse ancora la fame di quando, 19enne, era appena arrivato dall’altro lato del mondo. Mentre a Reggio stiamo ancora aspettando (invano) il Ponte sullo Stretto, Nick Scali potrebbe creare un Ponte ben più vasto tra Reggio Calabria e l’Australia, un ponte da cui la nostra realtà e la nostra città potrebbe beneficiarne a 360°, per una crescita sportiva, economica, culturale.

Reggio-CalabriaReggio Calabria sta vivendo un momento di disagio sociale drammatico, forse senza precedenti nella storia Repubblicana. La città non può permettersi di rifiutare un’opportunità così importante, di aprirsi a un mondo nuovo, a nuove economie, a nuovi orizzonti.

Indagando su Nick Scali, quando leggevo i testi che ne raccontano la storia e contattavo chi quella storia l’ha vista giorno dopo giorno, anno dopo anno, con i propri occhi, spontaneamente perdevo i connotati del giornalista e mi sentivo, da giovane calabrese, pervaso dall’ammirazione e dall’entusiasmo che una storia così può trasmettere a chi in questa terra è nato e conosce bene cosa significa essere calabresi. La mia generazione è certamente più secolarizzata rispetto ai tempi di Nick, probabilmente per il benessere in cui i nostri genitori ci hanno consentito di crescere. Alla tenacia, alla creatività e all’intraprendenza di un tempo, oggi sembriamo aver sostituito scetticismo, noia, negatività. Non sappiamo sognare, non siamo abituati a rimboccarci le maniche e darci da fare per costruire un futuro migliore perché manca la consapevolezza che siamo padroni del nostro destino, preferiamo usare i tanti alibi a nostra disposizione per giustificare i fallimenti personali e comunitari.

reggio-calabriaPoi arriva Nick Scali che sta comprando la Reggina e basta quest’irruzione, senza averlo ancora mai visto, intervistato, senza avergli stretto la mano, senza averci parlato, per scagliare una freccia dall’arco della Calabria che è stata e che ha saputo fare successo in tutti i continenti del Pianeta. Una storia che è un manuale per chi vuole fare, per chi vuole mettersi in gioco, crescere con ambizione e umiltà, tenacia e serietà. Una scossa che può spronare chi di possibilità ne ha ancora tante, ma deve soltanto decidere di andarsele a prendere.

BARI VS BOLOGNA - Fotografo: ROCCO DE BENEDICTISGrazie, Mister Nick, per farci vivere questo sogno. A prescindere da come andrà a finire. La Reggina ha militato 9 anni in serie A, ha sfiorato l’Europa, ma forse mai come oggi ci fa vivere un sogno così straordinario: quello di essere guidata da una persona come Lei, un calabrese di successo che rappresenta l’orgoglio di questa Regione in tutto il Mondo, che rappresenta il volto migliore di chi non sta a piangersi addosso ma combatte con i valori più sani per un futuro migliore. “Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto” scriveva Oscar Wilde.

Let’s Go Nick. We have a dream.
Iamu, Nick: ndavimu nu sognu.

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