Si è conclusa poco fa la commissione controllo e garanzia del comune di Reggio Calabria, presieduta da Massimo Ripepi, in cui è stato audito l’avv. Fedora Squillaci, che dirige l’ufficio legale di Palazzo San Giorgio, in merito alla comunicazione del dirigente sull’inagibilità di 24 edifici comunali tra cui scuole ed uffici pubblici. Alla riunione, come succede ormai da varie sedute, non ha partecipato la maggioranza consiliare. Presenti, invece, i consiglieri di minoranza.
Squillaci: “non atti secretati ma riservati”
L’avvocato Fedora Squillaci, incalzato dalle domande del presidente Massimo Ripepi, durante la commissione controllo e garanzia, ha spiegato: ha spiegato: “c’è stato un incontro tra i dirigenti ed il datore di lavoro e si è discusso edificio per edificio. Il documento di Minutolo non è un atto secretato ma riservato. Il sindaco cosa ci ha chiesto? Verificare chi ha divulgato il documento all’interno del comune; inoltre, ci sarà un’attività istruttoria per valutare se far partire delle querele. Il Cedir? Mica ha un problema di agibilità da oggi ma da tantissimi anni”, puntualizza Squillaci.
Sulla non agibilità degli uffici è stata sollevata dal presidente di Commissione la questione dell’eventuale responsabilità politica per il mancato stanziamento di risorse finalizzate alla messa in sicurezza degli immobili comunali, nonostante – come riportato – vi fossero segnalazioni pregresse documentate da parte dell’ex dirigente, nonché Datore di lavoro, ingegner Marcello Romano.
Il dirigente Squillaci ha dichiarato di “non essere a conoscenza del contenuto delle note richiamate per poter rispondere in modo oggettivo; precisando che la programmazione degli interventi è subordinata alle decisioni politiche del Consiglio comunale, che approva il bilancio“. È stato altresì riferito dalla stessa che, nel corso degli ultimi anni, “sono stati eseguiti interventi di adeguamento e manutenzione importanti; in particolare presso il complesso Cedir. Interventi verificabili da chiunque che attesterebbero lavori significativi in risposta proprio alle istanze anche di precedenti Datori di lavoro”.
Marcianò: “in bilancio non ci sono somme adeguate per la sicurezza”
Il consigliere comunale, Angelo Marcianò, rimarca: “il datore di lavoro ha dato delle disposizioni chiare, ma è un pazzo? Non mi pare, è stato responsabile e non si può attaccare. Il sindaco è stato bravo a girare la frittata a modo suo. Parliamoci chiaro: quanto soldi sono stati spesi per il Cedir? E per il comando di polizia municipale? E’ da 10 anni che si attendono dei carotaggi. La verità è che sono fatti noti a tutti ed in bilancio non ci sono somme adeguate per la sicurezza. Sono arrivati tanti finanziamenti ma non sono stati sfruttati da parte dell’amministrazione comunale”, evidenzia Marcianò.
Ripepi: “grazie a noi il sindaco è costretto a muoversi”
In conclusione, il presidente della Commissione, Massimo Ripepi, ha espresso “soddisfazione per l’esito di un’operazione politica volta a portare all’attenzione pubblica una questione rimasta a lungo irrisolta. Secondo quanto dichiarato, l’iniziativa, portata avanti con il contributo dell’opposizione e diffusa attraverso i canali dell’opinione pubblica, ha spinto l’amministrazione comunale, dopo undici anni, a reperire risorse nel bilancio per avviare i lavori necessari”. Ripepi ha sottolineato come “in una democrazia sia fondamentale rendere trasparenti determinate vicende, anche quando vengono inizialmente criticate o bollate come allarmistiche“. Ha infine ringraziato “i colleghi ed i professionisti intervenuti in commissione per la precisione e la tempestività dei loro contributi”.







Vuoi ricevere le notifiche sulle nostre notizie più importanti?