L’ACR Messina ieri ha strappato un punto a Cava de’Tirreni. In un campionato normale, con una classifica normale e in una situazione societaria normale, sarebbe da considerarsi un buon punto, un ottimo punto, anche e soprattutto per come si era messa la gara. Sotto di due reti intorno all’ora di gioco, i biancoscudati l’hanno riagguantata in pochi minuti con due reti di Luciani, che ha firmato la sua tripletta personale. Come detto, però, la situazione di classifica resta davvero complessa. E non solo quella. Fuori dal rettangolo verde il quadro è drammatico e grottesco, per le vicende ormai arci-note su cui non sembrano esserci spiragli di speranza davvero credibili. La trasferta di ieri ha praticamente confermato due indiscrezioni lanciate da StrettoWeb nei giorni scorsi.
Un calciatore finisce fuori e non per scelta tecnica
La prima riguarda una scelta di campo, con un calciatore titolare finito improvvisamente in panchina. Su StrettoWeb, qualche giorno fa, scrivevamo delle urla dopo la sconfitta interna contro l’Avellino. Negli spogliatoi si è sfiorata la rissa, con il DS che avrebbe “invitato” mister Banchieri a non schierare un calciatore. “Certamente ci sarà qualcuno – che fin qui giocava soltanto su indicazioni del ds – che probabilmente non vedremo più in campo e soprattutto qualche altro che invece non potrà più giocare nonostante fosse una scelta del mister, che adesso – almeno così avrebbe detto Roma – rischierebbe il posto se lo schierasse ancora”, si legge nell’articolo di StrettoWeb di qualche giorno fa. Il profilo di quel calciatore risulterebbe essere quello del giovane Mattia Tordini, arrivato in prestito a gennaio dal Lecco. Il centravanti, titolare nel match contro l’Avellino, ieri è rimasto in panchina e non è mai entrato.
Squadra senza maglie di ricambio
La seconda indiscrezione è stata praticamente svelata da mister Banchieri a fine gara. L’allenatore ha sottolineato come ai calciatori mancassero le maglie di riserva per il secondo tempo. Dopo l’intervallo, i giocatori sono scesi in campo nella ripresa praticamente con le stesse maglie della prima frazione, sudate. Questo, ovviamente, per la mancanza di quelli che risultano essere i servizi essenziali, alla luce della grave situazione economica del club. Anche in questo caso, nei giorni scorsi, StrettoWeb aveva scritto delle grandi difficoltà della società a preparare la trasferta di Cava de’Tirreni. Difficoltà che si sono manifestate nella mancanza di indumenti essenziali e palloni per gli allenamenti, senza dimenticare arretrati con alberghi e ristoranti. E c’era qualcuno che, con ironia, rideva e ironizzava, fidandosi sulle bugie di una società che provava – senza fortuna – a smentire la notizia, commettendo però un grosso errore.
La realtà è che, in vista di questo finale di campionato, organizzare le trasferte diventa impresa ardua e complicata. Mancano ancora sette partite, di cui tre fuori casa, e anche la prossima trasferta, quella del 23 marzo in casa del Giugliano, sarà una corsa contro il tempo. A tal proposito, non sono certo rassicuranti le parole del Presidente del Trapani Valerio Antonini, che ha parlato di destino del Messina uguale a quello di Taranto e Turris: “il 16 aprile toccherà al Messina”, ha scritto ieri su “X” riferendosi a una squadra che rischia di chiudere i battenti prima ancora di terminare il campionato.
Con le prossime scadenze federali da onorare, il rischio del secondo mancato pagamento potrebbe significare “game over”. Con la recidiva, la penalizzazione aumenterebbe, decretando difatti una retrocessione che già così è quasi certa, al netto del -6 sulla Casertana, che però ha una gara in più.