Interessante seduta della Commissione Ponte sullo Stretto a Messina. Oggi è stato presentato, nell’Aula di Palazzo Zanca, il progetto dei trasversi della grande opera, i punti panoramici da cui i turisti potranno salire e osservare il panorama, maestoso, del paesaggio, dello Stretto e dell’altra sponda. Grazie alla presenza di parchi, ascensori, piste ciclabili. L’idea, perché inizialmente era solo un’idea, è stata inserita ufficialmente nell’ultimo aggiornamento del progetto definitivo, lo scorso marzo, grazie all’insistenza degli Ingegneri Vincenzo Franza e Giuseppe Palamara.
Proprio loro due, oggi in Commissione Ponte a Messina, hanno illustrato i dettagli di questo progetto, attraverso delle slide. Al lavoro, da interior design, ha contribuito anche l’Architetto Maurizio Nasisi.
Vincenzo Franza: “il Ponte come la Tour Eiffel”
Il primo a prendere la parola è stato Vincenzo Franza: “sono noti a tutti i benefici del Ponte sullo Stretto in Sicilia, che diventerebbe centro del Mediterraneo per quanto riguarda le merci. Per Messina ci saranno dei problemi durante i cantieri, ma noi non siamo qui per dire ‘sì’ o ‘no’, bensì ‘come’. Come far sì che questa opera – nata per portare merci – possa portare ricchezza continua ogni anno e per sempre sulla nostra città. Ed essendo Messina la prima città turistica, può diventare attrattore turistico, con tutti i benefici che immaginate. Occorre però, per questo, programmare, prevenire, pianificare per far diventare il Ponte stesso un monumento, quindi visitabile, un po’ come la Tour Eiffel di Parigi. La Tour Eiffel è bellissima ma se nessuno ci può salire a che serve?“.
L’Ingegnere Palamara spiega il progetto nel dettaglio: dai trasversi alle attività commerciali fino ai prezzi
Successivamente, la palla passa all’Ingegnere Palamara, che spiega le slide del progetto da un punto di vista tecnico. “Se qualcuno pensasse che la città di Messina non partecipi al Ponte, siamo qui per smentirlo. Il 22 febbraio del 2024, Pietro Ciucci – intervistato del Corriere della Sera – ha parlato per la prima volta al mondo di realizzare un belvedere, piste ciclabili, un ascensore panoramico. Tre settimane dopo, il 14 marzo, arriva l’ok del progettista. Quando arriva il documento, dunque, vado a guardare la parte sul belvedere. I trasversi sono la parte strutturale delle due torri che uniscono le gambe: 123, 250 e 375 metri i piani dei tre trasversi. I turisti che verranno a Messina non saranno i crocieristi, quelli che verranno al Teatro Greco, ma gente che verrà apposta qui. Verranno in Italia per vedere il Colosseo e il Ponte sullo Stretto”.
Così Palamara inizia a far scorrere le slide, dal Parco delle Torri agli ascensori. “Nel progetto sono previsti 8 ascensori, all’uscita dell’ascensore io mi trovo in un pianerottolo e poi posso arrivare al trasverso. Nei trasversi è possibile effettuare una curvatura su cui realizzare delle vetrata. Siamo sui 250 metri. Poi c’è il terzo trasverso, a 375, il punto più alto. Noi abbiamo fatto un’ipotesi di 120 visitatori nei trasversi, ma ci siamo tenuti bassi. Chi decide di salire solo al primo trasverso pagherà 30 euro, chi vorrà salire al secondo 40 e chi al terzo 50 euro”.
“Nel primo trasverso (123 metri) noi pensiamo a due gift shop, nel secondo (250 metri) due snack bar e nel terzo (375 metri), quello più in alto, due belvedere. Sono tutti panoramici. Ovviamente nel gift shop la gente potrà fare acquisti, pagare alla cassa e scattare fotografie, ma da un livello basso. Lo snack bar è invece una normale area ristoro, anche questa ovviamente con vetrata”, come si può vedere nell’immagine in evidenza.
L’Architetto Nasisi parla degli interni
“Noi non facciamo altro che creare gli spazi interni, è tutto questo che andremo a fare. Anche l’interno è una bozza di proposta che può essere modificata o ampliata”, ha aggiunto poi l’Architetto Maurizio Nasisi, che ha lavorato da interior design al progetto.
Pietro Franza: “i grandi vantaggi positivi dell’opera”
Altro intervento è quello di Pietro Franza, fratello di Vincenzo, presente anch’egli in Commissione come rappresentante di Confindustria. “Oggi volevamo dare un’impronta tecnica, ciò che è veramente e tecnicamente fattibile. La cosa più importante era cominciare a fabbricare il sogno, l’esperienza. Qui non parliamo più di pro o contro il Ponte, ma di Messina. Il Ponte è importante da un punto di vista trasportistico, delle merci e non solo, ma solo noi messinesi avremmo avuto lati negativi, come se ci facessimo scavalcare dall’opera e basta. Ma i lati positivi oggi, invece, possono essere sfruttati benissimo. Il primo regalo che il Ponte ci fa è creare una grande città, con Reggio e Messina. Secondo regalo: l’Aeroporto. Messina avrà un suo Aeroporto, che è quello di Reggio. Come quelli che arrivano a Bergamo ma devono andare a Milano o viceversa. Il terzo è l’emozione che si può regalare al turista, perché un turista che vuole visitare un luogo si deve emozionare”.