Ponte sullo Stretto, Ciucci dice tutto: “espropri, iter, venti, terremoti, ecco la verità”

Il lungo intervento in Commissione dell'A.D. della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci: tutti gli argomenti trattati

  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Pietro Ciucci
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Pietro Ciucci
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Pietro Ciucci
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Ciucci e Basile
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina Ciucci
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina No Ponte presenti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina Accorinti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina Accorinti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina Accorinti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina No Ponte presenti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina No Ponte presenti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto a Messina Commissione Ponte sullo Stretto a Messina No Ponte presenti
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Palazzo Zanca
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Trischitta
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina Palazzo Zanca
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  • Commissione Ponte sullo Stretto Messina: No ponte presenti
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Dopo una mattinata abbastanza movimentata, si è tenuta la Commissione sul Ponte sullo Stretto, iniziata però nel pomeriggio. L’A.D. della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, è stato vergognosamente criticato, con lanci di carta igienica di cattivo gusto, come sottolineato anche dalla Lega. E’ stato lui l’ospite importante della Commissione odierna. “Il punto di riferimento per il Ponte sullo Stretto per noi – ha precisato – è l’approvazione da parte del Cipes che viene dopo il completamento della valutazione di impatto ambientale e la conferenza dei servizi. Il tempo previsto per legge per queste due fasi è di 90 giorni, se ognuno rispetta i tempi fissati per legge a giugno è possibile avere la delibera del Cipes a quel punto comincia la procedura degli espropri che non sarà istantanea, nessuno caccia nessuno al primo luglio. Ammesso che il 30 giugno ci sia il Cipes, inizierà la fase realizzativa”.

Gli espropri

“Sappiamo benissimo che il piano espropri è in questo momento il tema più importante e delicato a cui dobbiamo dedicare il massimo dell’attenzione. Il contraente generale – spiega ancora Ciucci – ha fatto già un aggiornamento del piano degli espropri, fa parte delle documentazione che è stata già trasmessa al Comune di Messina e a tutti gli altri enti, non appena verrà convocata la conferenza dei servizi pubblicheremo un avviso con tutti i dati riguardanti gli espropri”.

“Subito dopo apriremo uno sportello a Messina ed a Villa San Giovanni, i due sindaci ci hanno offerto degli spazi nei due Comuni, dove incontreremo le persone che vorranno venire a parlarci e a verificare che tutti i dati siano corretti. Prenderemo atto di eventuali osservazioni, raccomandazioni e richieste per definire quale è il piano aggiornato degli espropri. La fase vera è propria degli espropri avverrà soltanto dopo l’approvazione del Cipes e quando verrà dichiarata la pubblica utilità. Non saranno quindi le case i primi obiettivi di questa fase delicatissima, cercheremo di dare a tutti il tempo necessario e trovare un accordo con tutti che riguarda sia i valori che i tempi. Vogliamo fare quest’opera insieme al territorio ben sapendo che ad un certo numero di persone daremo dei fastidi e dei problemi, cerchiamo di fare di tutto per attenuarli tenendo presente la grandissima utilità che quest’opera porta per tutto il territorio e per tutti gli altri cittadini”.

Venti e terremoti

“Il rischio sismico e il vento sono due temi che sono stati dibattuti da anni con ragionamenti continui. Il ponte per le sue caratteristiche resiste a terremoti con magnitudo superiore al settimo grado della scala Richter, per il vento il ponte ha un disegno alare costruito e immaginato proprio per considerare il vento e la velocità ad oltre 250 chilometri orari forse 300, ma la massima velocità del vento registrata sullo Stretto è stata di 100 chilometri orari ovviamente per brevi periodi”. 

Ponte, trasporti e corridoio fino a Helsinki

“Credo che il ponte sia importantissimo per i trasporti, poiché unirà i sistemi ferroviari e stradali di due regioni, ma è anche una componente di un itinerario più lungo che arriva fino a Helsinki. In questo itinerario c’è anche il tunnel del Brennero – ha aggiunto Ciucci – che sta per essere completato; c’è tra Danimarca e Germania lo Stretto di Fehmarn dove stanno costruendo un tunnel ben più lungo del nostro ponte. Quando nel 2011-2012 è stato fermato il progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, i colleghi che studiavano il tratto tra Danimarca e Germania stavano iniziando ad approfondire lo studio di fattibilità e a quel punto considerarono anche un’ipotesi ponte, come del resto abbiamo fatto noi quando abbiamo messo l’opera a confronto con il tunnel sottomarino. Noi ci siamo fermati e stiamo ripartendo, loro stanno realizzando l’opera che verrà ultimata nel 2028-29. A questo punto l’unica interruzione dell’itinerario sarà lo Stretto di Messina, credo che potremmo fare altri 100 esempi, ma non c’è nessun dubbio che il ponte porterà uno straordinario cambiamento e attirerà maggiori investimenti come già sta facendo”.

L’iter

“L’iter – prosegue Ciucci – prevede ovviamente sia la redazione del progetto esecutivo e contemporaneamente le prime attività sul territorio. Si tratta di un progetto importante che ha delle fasi, le prime possono essere quelle della bonifica degli ordigni bellici che, sembra sorprendente, ma è impegnativa, la parte archeologica, la soluzione delle interferenze che sono numerose perché i territori sono in ambito cittadino che è molto pieno di collegamenti e questi sono i primi cantieri, a seguire nei mesi successive le prime gallerie, i test e le verifiche delle analisi geotecniche, tutte quelle attività che servono per mettere in movimento la fase realizzativa. Si vedranno tante attività sul territorio prima di arrivare alle escavatori per fare le fondamenta per il ponte”.

Disagi e apatia: “non è una bella espressione”

“Non entro in discussioni di carattere politico e sulla scelta di questa Commissione, noi possiamo solo dare la disponibilità ora e in futuro, come già fatto in passato. Io non considero i cittadini di Messina apatici, non è bella come espressione, io mi sento un po’ messinese. Le critiche ci stanno, mi ha un po’ sorpreso la modalità”, il riferimento al caos dei  No Ponte di questa mattina e alla frase del Consigliere Calabrò, che ha definito i messinesi apatici perché tanti – pur non manifestando – a detta sua sono contrari all’opera.

“E’ chiaro che un’opera di questo tipo, concentrata in un’area abbastanza limitata, comporti dei disagi. In questo periodo a Roma di cantieri ne abbiamo tantissimo, a Piazza Venezia c’è un cantiere che resterà per 8-10 anni, per realizzare un’opera importante di metropolitana, a fronte del quale ci sono non pochi disagi. Noi faremo in modo che il programma dei lavori sia rispettato. Pensiamo al Mose. I tempi si sono allungati a dismisura, anche per le critiche. E il tempo è anche un costo”, ha aggiunto Ciucci.

“68 criticità? Termine non corretto, parlerei di opportunità”

Le 68 criticità? Non è termine giusto, direi meglio 68 opportunità. Il Comitato Scientifico non ha emesso dubbi, criticità o prescrizioni. Ha espresso un parere favorevole all’unanimità, facendo raccomandazioni, considerazioni e osservazioni, condivise con la Società da sempre. Faremo delle attività che faremo e continueremo a fare durante tutto il tempo della realizzazioni, come verifiche su fenomeni se dovessero esserci”.

Il Ponte sullo Stretto e il rischio di blocco con un nuovo Governo

Rischio blocco con cambio Governo? Ho lavorato con esecutivi di Destra e Sinistra, sono sorpreso all’idea che un progetto importante una volta avviato possa essere bloccato dal Governo; è uno spreco di risorse, di denaro. Poi ci lamentiamo dei costi, però Monti lo aveva bloccato ed è normale che poi spuntino le penali, perché si firmano dei contratti. Il momento di non ritorno è già superato. Ad oggi mi aspetterei domande del tipo: ‘come lo fate? E fatelo meglio e subito, rispettando le scadenze’. Quando il Cipess approva il progetto definitivo, mi sembra che quello sia un punto di non ritorno”, così Ciucci risponde a chi gli chiedeva se ha paura di un blocco dell’opera – durante i lavori – in caso di nuovo Governo, non di Destra.

Il tema dell’occupazione

“L’occupazione? In termini generali, tutti i possibili benefici del progetto devono cadere sul territorio. Questo dell’occupazione è uno dei benefici. Noi non vogliamo che a costruire il Ponte siano persone non messinesi o non reggine. Noi faremo formazione individuando presto tutta una serie di professionalità, è l’unico modo per favorire una partecipazione importante. Questo impegno lo abbiamo preso e lo porteremo avanti”.

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