Anche questa mattina a Sanremo gli agricoltori in protesta presidiano la città ligure con i trattori, come si può vedere dal video girato da Graziano Tomarchio per StrettoWeb. “Siamo vicini agli agricoltori“. Amadeus ha concluso con queste parole la lettura sul palco dell’Ariston dell’estratto del Discorso per Sanremo presentato dagli agricoltori in protesta. “Nei giorni scorsi – spiega il direttore artistico – ho espresso la disponibilità ad accogliere sul palco le ragioni dei contadini che stanno protestando per difendere i diritti della categoria che ritengono minacciata dalle riforme europee del settore. Leggo ora un testo che è stato condiviso con agricoltori presenti a Sanremo“.
“Chiediamo una legge chiara – il testo letto da Amadeus – che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per produttori agricoli e consumatori. Non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno”.
“Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Protestiamo quindi per difendere la dignità degli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto valore alle nostre produzioni. Senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli“.
Collettivi e movimenti agricoli insieme a Sanremo
“Il testo che è stato letto ieri sera da Amadeus dal palco del Festival in sintesi e distribuito in sala stampa è stato condiviso e sottoscritto da più movimenti, tra cui il nostro e Riscatto Agricolo. Per questioni di tempo non è stato possibile apportare alcune modifiche, tra cui la firma collettiva, genericamente ‘Agricoltori in protesta’“. La precisazione, in una nota diffusa questa mattina, arriva dal Collettivo Agricoltori Autonomi Alessandria e Asti, che proprio nel pomeriggio di ieri con una nutrita delegazione ha raggiunto la città dei fiori, restando in presidio per alcune ore.
“Siamo nati spontaneamente senza bandiere e sigle e così – si rimarca nel comunicato – ci siamo presentati a Sanremo per portare al Festival la voce corale di tutti gli Agricoltori in protesta“. Protesta che proseguirà con iniziative proprie e accanto a gruppi, “con cui condividiamo scelte, modalità e tematiche. Prossimamente ad Asti e Alba. Si valuterà anche di attivarsi collegialmente con altri Collettivi per azioni a livello piemontese“.