Trasporto ferroviario in Sicilia, la protesta di associazioni e comitati

Sicilia, associazioni e comitati all’attacco: dopo 13 mesi di attesa, chiedono la convocazione del tavolo di confronto

StrettoWeb

Dopo le ultime richieste cadute nel vuoto, Associazioni di consumatori e Comitati pendolari tornano a chiedere alla Regione di convocare il tavolo di confronto previsto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, per discutere, finalmente, la gestione del trasporto ferroviario in Sicilia. Nella speranza che, finalmente, arrivi l’agognata risposta. L’ultima riunione si è tenuta il 19 ottobre del 2022.

Di seguito, il testo integrale della nota, inviata alla stessa Autorità di Regolazione dei Trasporti, all’Assessore regionale alla Mobilità, al Presidente dell’ARS, alla Commissione IV Ambiente, territorio e Mobilità della Regione siciliana, Al Dirigente Generale ed al Dirigente del servizio 2°del Dipartimento Delle Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti.

OGGETTO: Reitera richiesta convocazione “Tavolo Tecnico di confronto” art.18 comma 2 del Contratto di Servizio – Offerta ferroviaria regionale, criticità e richieste disattese.

 

Con la presente, i sottoscritti desiderano fare presente di avere più volte chiesto la convocazione del tavolo tecnico previsto dall’art.18 comma 2 “Tavolo di confronto con le rappresentanze dei consumatori e delle associazioni dei passeggeri e delle persone a mobilità ridotta” previsto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti e conseguito con il D.A. n.3423 del 22/11/2018, senza aver ottenuto risposta a tutt’oggi.

 

Desideriamo pertanto conoscere le ragioni ostative, nonostante siano intervenute le nuove offerte commerciali 2022/2023 quella di giugno 2023 a tra qualche mese quella 2023/2024, per le quali il Dipartimento e/o l’Assessore non abbiano ritenuto di convocare il “Tavolo di Confronto” dall’ultimo incontro tenutosi il 19/10/2022 con i Dirigenti della Regione, di Trenitalia, di Rete Ferroviaria Italiana e dell’assessore uscente Marco Falcone.

 

Non ci sorprendono le dichiarazioni del neo assessore alla Mobilità e infrastrutture della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, ma teniamo a precisare che le nostre richieste non sono critiche al contratto di servizio regionale ma giuste osservazioni per fare rispettare gli impegni istituzionali e finanziari presi nella legge di stabilità regionale n. 2/2023 all’art. 6, comma 5.

Fatta questa precisazione, siamo ancora in attesa di capire che fine hanno fatto i 3,6 milioni di euro a valere sulle disponibilità della Missione 10, Programma 2, capitolo 273710 finanziati all’art. 6, comma 5, della legge regionale n. 2/2023 che prevede, citiamo testualmente: “Al fine di sterilizzare l’aumento tariffario per il 2023 previsto dal contratto decennale tra la Regione Siciliana e Trenitalia Spa, è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2023, la spesa di 3.600 migliaia di euro”.

 

Siamo giunti a metà novembre e non abbiamo visto a tutt’oggi alcun beneficio di questa sterilizzazione tariffaria prevista nella legge di stabilità regionale 2/2023 e tra l’altro per il secondo anno non ci è stato ancora presentato il nuovo programma di esercizio 2023/2024. In conclusione ci consta fare presente che dal 2018 non si riesce a trovare neanche un euro, nel bilancio regionale siciliano, per incrementare le somme destinate al trasporto ferroviario e, con esse, i km-treno che sarebbero necessari per incrementare ulteriori servizi ferroviari in quei territori che da anni chiedono più servizi ferroviari almeno nelle giornate festive/domenicali e il numero di convogli in servizio lungo il Passante Ferroviario di Palermo e di Catania.

 

F.to Raffaele Tango – Presidente ADOC Sicilia

F.to Roberto Di Maria – Responsabile Trasporti ADOC Sicilia

F.to Luigi Ciotta – Presidente Sicilia Consumatori

F.to Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

F.to Tania Di Marco – Presidente Comitato Pendolari Palermo-Agrigento

F.to Giuseppe Gurrieri – CUB Trasporti

F.to Giovanni Russo – Presidente Associazione Ferrovie Siciliane

 

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