Lo Stocco di Mammola “non è IGP ma utilizza Stoccafisso di Lofoten IGP ed è lavorato in loco secondo tradizione antichissima”

Stocco di Mammola, il dott. Pino Agostino fa chiarezza sull'IGP dello Stoccafisso lavorato in loco ma proveniente dalle isole Lofoten

StrettoWeb

Il dott. Pino Agostino, già assessore e presidente dell’associazione turistica Pro Loco di Mammola, chiarisce un aspetto legato all’intervista ad Ezio Pizzi pubblicata da StrettoWeb sull’importanza del riconoscimento della DOP per il bergamotto di Reggio Calabria rispetto all’IGP. Nell’intervista, Pizzi aveva fatto l’esempio dello “Stocco di Mammola” dichiarando che è stato riconosciuto l’IGP per lo stoccafisso di Mammola quando in realtà il pesce proviene dall’estero. Con queste parole, Agostino vuole “fare chiarezza rispetto a quanto dichiarato dal sig. Pizzi che sottintende eventuali mancati controlli o truffe a danno dei consumatori o dei numerosi clienti di qualificati ristoranti di Mammola che realizzano da sempre le pietanze identitarie a base di stoccafisso norvegese ammollato in loco da secoli. Innanzitutto è bene precisare che non esiste alcuno “Stocco si Mammola IGP” per come dichiarato nell’intervista al sig. Pizzi. L’IGP (indicazione Geografica Protetta) è stata conferita allo Stoccafisso delle isole Lofoten norvegesi nel 2007. Il marchio IGP garantisce la sua qualità e l’origine dello stoccafisso, è il primo prodotto norvegese ad aver ottenuto tale riconoscimento ed è un prodotto che vede nell’Italia il primo Paese importatore“.

Ciò detto – procede Agostinogli imprenditori dello stocco che utilizzano e tradizionalmente ammollano ovvero lavorano lo “Stoccafisso di Lofoten IGP” possono regolarmente comunicarlo previa autorizzazione da parte del Consorzio di tutela norvegese. La stessa cosa possono farlo liberamente e a fini promozionali i ristoratori che per le proprie pietanze ovvero per i propri piatti tradizionali mammolesi a base di stocco, utilizzano lo “Stoccafisso di Lofoten IGP” lavorato in loco. La medesima cosa vale per qualunque altro prodotto a marchio IGP, DOP, STG o BIO che viene acquistato e utilizzato in ristorazione o nel commercio e distribuzione. Pertanto ci tenevamo a precisare quanto avviene nella realtà al fine di correggere quanto indicato nella vostra intervista che rischia di discreditare e danneggiare la lunga tradizione gastronomica e storico-culturale dello “Stocco di Mammola” che è anche prodotto a marchio De.c.o. (Denominazione comunale di origine) dal 2015 e PAT (Prodotto agroalimentare tradizionale) da un ventennio“.

targa stocco igp lofoten

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