I No Ponte insultano anche gli scienziati, Prestininzi “messo in croce”: e poi non dovremmo chiamarli cavernicoli…

Barbara Floridia del Movimento 5 stelle attacca Alberto Prestininzi, scienziato e coordinatore del comitato tecnico-scientifico per il Ponte sullo Stretto

StrettoWeb

Alberto Prestininzi è il neo coordinatore del comitato tecnico-scientifico per il Ponte sullo Stretto. Uno scienziato di fama internazionale, con un curriculum da luminare. E proprio per questo i No Ponte, molti dei quali evidentemente sono anche catastrofisti del cambiamento climatico, lo avversano come la peste. Il motivo è presto detto: un esperto simile a rappresentare coloro che si occuperanno dell’infrastruttura è la prova vivente che tutte le fesserie raccontate fino ad ora dai contrari al Ponte sono semplicemente, appunto, fesserie. Madornali.

E dunque ci risiamo. Da quando li abbiamo ribattezzati cavernicoli perché No Ponte sarebbe troppo riduttivo ci hanno subissato di insulti, minacce e imprecazioni, oltre che di un premio del quale andiamo fieri. Ma dimostrano, giorno dopo giorno, che con il termine cavernicoli non li stiamo offendendo: li stiamo semplicemente descrivendo.

Barbara Floridia Vs Alberto Prestininzi (e già fa ridere così)

In prima linea, in questa battaglia agli esperti di geologia, chi ci poteva essere se non la più grande piaga della Seconda Repubblica, ovvero il Movimento 5 stelle? Barbara Floridia, una delle esponenti più brillanti del partito del comico genovese, scrive (o delira) così: “Ieri il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha nominato il Comitato tecnico scientifico sul Ponte dello Stretto, opera che secondo lo stesso Ministro sarà “la più green del mondo” e farà risparmiare circa 140.000 tonnellate di CO2. Ma sapete chi, Salvini, ha nominato come coordinatore del Comitato che indirizzerà la realizzazione dell’opera? Alberto Prestininzi, un geologo ex professore universitario noto per le sue tesi che negano l’esistenza del cambiamento climatico e del coinvolgimento dell’attività dell’uomo sull’aumento delle temperature“.

Non paga delle eresie già messe nere su bianco la signora Floridia scrive ancora: “Certo non proprio un gran biglietto da visita, anche per presentarsi in Europa a chiedere il finanziamento dell’opera che, ad oggi, oltre a quelli per le poltrone di amministratori e consulenti, non ha visto stanziato nemmeno un euro. Una cosa è certa: non si può affidare la consulenza dell’opera che più di ogni altra rischia di avere un significativo impatto ambientale a uno che nega persino l’esistenza di un’emergenza climatica…”.

Che c’azzecca il clima con il Ponte sullo Stretto?

Bugie su bugie, menzogne su menzogne. Innanzitutto perché, come spiega Peppe Caridi in un illuminante articolo pubblicato su MeteoWeb, nel comitato sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto Prestininzi non dovrà occuparsi di clima quindi non si capisce quale sia la relazione tra le posizioni dello scienziato sul clima e l’incarico di coordinamento del comitato per il Ponte: vorremmo forse istituire il reato di opinione?“.

Ma non solo. Prestininzi non nega il cambiamento climatico in corso, ma semplicemente non lo reputa una catastrofe tale da cancellare il mondo. E non è il solo a pensarla così, considerando che fa parte del gruppo Clintel, la fondazione indipendente che raccoglie migliaia di esperti di tutto il mondo, tra cui diversi premi Nobel, il cui scopo è proprio quello di contrastare la narrazione catastrofista sul cambiamento climatico.

Chi è Alberto Prestininzi

Alberto Prestininzi è geologo, già ordinario di Ingegneria della Terra, Geologia Applicata e Rischi Geologici all’Università La Sapienza di Roma; ha fondato il Centro di Ricerca CERI “Previsione Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici” della Sapienza; ha fondato anche la della Rivista Internazionale “Italian Journal of Engineering Geology and Environment”. E’ tra i massimi esperti scientifici di prevenzione dei Rischi naturali (frane, alluvioni, terremoti).

Come spiega ancora Peppe Caridi, Prestininziconosce molto bene tutti gli aspetti del Ponte sullo Stretto non solo perché ha sempre fatto parte del comitato tecnico-scientifico per la grande opera, ma anche perché è reggino, di Caulonia, ed ha una straordinaria conoscenza del territorio in cui il Ponte sorgerà“.

Noi di Alberto Prestininzi ci fidiamo ciecamente. E d’altronde chi pensa il contrario non può che rappresentare l’anti scienza fatta a persona, proprio come gli uomini delle caverne che imputavano i fenomeni naturali ad esseri soprannaturali. E dunque, a questi che oggi non vogliono il Ponte sullo Stretto, non dovremmo chiamarli cavernicoli?

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