Tristezza, confusione, delusione, rabbia. Un mix di sentimenti negativi, in queste ore, albergano nella mente e nell’anima dei tifosi della Reggina. Anche il Tar ha respinto il ricorso degli amaranto, confermando l’esclusione del club dalla Serie B. Tantissime le reazioni, anche abbastanza dure: da Ripepi e Arena a Carminello, anche perché ci ha pensato Saladini ad “aggravare” la situazione con un post social ai limiti del surreale.
A questi sentimenti, però, si aggiunge una domanda: che ne sarà ora? Da un punto di vista giudiziario ci sarebbe ancora il Consiglio di Stato (Saladini ha annunciato ricorso), ma la decisione di oggi ha comunque rappresentato una grossa mazzata. A tal punto che qualcuno comincia a uscire allo scoperto, annunciando una possibile discesa in campo per non far morire il calcio a Reggio.
Il riferimento è all’imprenditore reggino Giuseppe Falduto. Sempre molto attivo sui social, proprio da Facebook ha lanciato un appello: “Non amo il calcio, non mi piace il mondo che ci gira intorno, ma sono disposto a mettere una piccola cifra per dare vita ad una cordata di imprenditori Reggini, mai più i beni della Città ad opportunisti e trafichini che vengono da fuori della nostra Città Metropolitana. Io ci sono, come ci sono stato nella magnifica stagione della Primavera di Reggio”.
E’ senza dubbio un segnale, al di là di cosa potrà accadere. Il primo, di segnale, da parte dell’imprenditoria reggina, dopo settimane in cui più di qualcuno ne ha chiesti diversi. L’ultimo appello era stato lanciato nel pomeriggio proprio da Carminello.