Ma cosa gli raccontiamo a Manu Ginobili?

Manu Ginobili è pronto a tornare a Reggio Calabria e rischia di non trovare la Pallacanestro Viola: come glielo raccontiamo?

StrettoWeb

Incredibile. Nel momento in cui la Pallacanestro Viola rischia di scomparire (per sempre?), in città ritorna Manu Ginobili. Chiamatelo segno del destino, divina provvidenza o malinconico ricordo del passato glorioso che fu. Probabilmente è solo l’ultima beffarda manifestazione bipolare di una città che celebra la sua storia, mentre assiste inerme al suo presente che va in frantumi e vede svanire il suo futuro.

A Manu Ginobili cosa gli raccontiamo? Come glielo spieghiamo che la Viola che ha contribuito a rendere grande oggi forse non esiste più? Come faremo a metterci la nostra maschera più allegra e il nostro vestito migliore mentre il basket a Reggio Calabria è in stato catatonico? Con che coraggio gli stringeremo la mano sapendo di aver buttato via tutto dietro a personaggi pittoreschi, potenziali investitori bizzarri e abbiamo abbandonato chi come il Trust e il presidente Laganà questa squadra ha tentato di mantenerla in vita?

Queste domande ci rimbalzano nella testa con lo stesso tonfo, sordo, di un pallone che sbatte sul parquet del PalaCalafiore nel silenzio assordante. Quando abbiamo saputo della notizia del ritorno di Manu Ginobili a Reggio Calabria, la felicità dei primi momenti si è trasformata ben presto in imbarazzo.

Ginobili verrà accolto con il tappeto rosso che si riserva alle superstar in quel di Piazza Italia, quadrilatero sospeso in una dimensione diversa dal resto della città, lontano da problemi, sofferenze e difficoltà. Evento per pochi eletti, i primi 50, capienza ristretta. Mentre lo sport a Reggio Calabria rischia di perdere due realtà storiche come la Reggina e la Pallacanestro Viola, verranno spese frasi di circostanza, sorrisi di plastica, qualcuno imparerà a memoria la pagina di Wikipedia di Ginobili e la ripeterà davanti alle telecamere.

E poi? E poi nulla. Manu andrà via, saluterà con il suo solito sorriso gentile. Ritorneremo alla nostra realtà: senza soldi e prospettive, nel menefreghismo generale, con il comandamento del ‘fotti il prossimo tuo come te stesso’, mentre qualcuno aspetta pure di sparare i fuochi d’artificio nel vedere la Viola scomparire. “Manu, mi raccomando, torna a trovarci!”.

Quando racconteremo l’evento su StrettoWeb, leggendo il nostro articolo qualcuno dirà:

– “ma lo sai che oggi a Reggio c’era questo Ginobili?”

– “Gino? Gino chi?”

– “Nooo! Ginobili ti rissi! Chiddu ill’Enne Bi Aei”.

– “Aaah… e cu è?”.

– “Unu ra Viola”.

– “Ma scusa… c’è ancora a Viola?”.

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