Reggina, Cardona a 360°: “Coni, omologa, futuro Inzaghi, mercato, settore giovanile e Martino”

Le parole del Presidente della Reggina Marcello Cardona in conferenza stampa all'indomani della sentenza in secondo grado

StrettoWeb

Marcello Cardona in conferenza stampa. Il Presidente della Reggina ha deciso di intervenire pubblicamente all’indomani della sentenza di secondo grado che ha restituito 2 dei 7 punti comminati agli amaranto nei due deferimenti. “Come sempre trasparenza e comunicazione sono fondamentali e dopo quello che ieri la Giustizia ha deciso mi sembra giusto fare il punto, senza lasciare spazio a commenti, illazioni, previsioni. La notizia qual è? La Reggina non ricorrerà al Coni. Così esordisce il Presidente davanti alla stampa.

“La Reggina nei primi mesi ha provato ad affrontare i creditori, per provare a risolvere la questione, ma la situazione era drammatica dal punto di vista debitorio. Vi racconto un fatto: prima di Perugia incontro un signore che mi dice che c’era una parcella di 7 mila euro da pagare. Gli rispondo di portarla al Commissario. Questo per dare un’idea di come i creditori si palesavano di giorno in giorno. Da qui la decisione a dicembre di avviare il concordato. Da quel punto, giuridicamente la Reggina dà le chiavi economiche al Commissario e ogni situazione deve passare da lì. La Covisoc è venuta più volte a farci visita e con una Pec a gennaio abbiamo informato la Federazione del nostro comportamento trasparente e legalitario”.

Gli impedimenti del Tribunale

Il Tribunale ci blocca tutto, così come gli emolumenti dei calciatori andati via. C’è stato un cortocircuito, perché ci sono delle norme chiare dell’ordinamento sportivo e ci sono norme da cui non poter uscire fuori, perché significava uscire fuori dal concordato. Ci siamo trovati in mezzo al guado. Abbiamo profondo rispetto delle Istituzioni, ve lo dice chi ce l’ha nel dna. E per noi è stato complicato anche dal punto di vista dei rapporti, perché noi amiamo la nostra Federazione e stimiamo i vertici, dal Presidente Gravina al Presidente Balata”.

“Atteggiamenti pessimi da parte di qualcuno”

“Come sapete veniamo deferiti, ma i deferimenti prevedevano un’assegnazione di addirittura 12 punti di penalità. Devo registrare degli atteggiamenti, nei confronti non solo della Reggina ma della città, pessimi da parte di qualcuno. Perché noi sappiamo vivere il problema della nostra terra, ma la nostra dignità, quella delle persone perbene, non può essere messa in discussione. Reggio ha innumerevoli problemi che conosciamo, ma ha anche innumerevoli persone per bene. Ha un dna di fatica e lavoro e noi non possiamo permettere a nessuno di mettere in dubbio l’onorabilità di chi qui, in questa terra, si alza la mattina e va a lavorare”.

“La Reggina non ha commesso alcun illecito”

“C’è chi ha detto ‘sono come quelli di prima’, ma la Reggina non ha commesso alcun illecito sportivo, non abbiamo fatto congreghe con nessuno. Si parla di impedimenti amministrativi. Per questo nei due gradi ci hanno dato tot punti invece di tot, riconoscendo il nostro percorso e il lavoro dell’imprenditore Saladini, unico nello scenario del calcio che ha preso una società del Sud per risanare i debiti. Garantisco per Saladini e sia chiaro che fin quando io sarò qui sarà informata la gente e la città se dovesse esserci qualcosa che non va”.

“Dobbiamo rispettare la Federazione”

“Voi sapete che la Federazione ha modificato le NOIF, dettando le proprie regole. Voi sapete che se si presenta un piano si presentano delle garanzie economiche reali che dimostrano che la Reggina è disposta a pagare tutto. Noi abbiamo detto che arriveremo fino in fondo, però siamo dentro un sistema sportivo che rispettiamo e dobbiamo rispettare. La Federazione ha fatto normativamente quello che doveva fare. Noi, accertato che ci viene riconosciuta in maniera chiara e netta questa trasparenza, e accertato che siamo ritornati dove eravamo, dentro la griglia playoff, continuiamo a giocarcela sul campo, avendo la sicurezza di un allenatore di altissimo spessore e di una squadra che sicuramente resterà dentro i playoff”.

Questi debiti non si cancellano, dopo l’omologa, ma verranno razionalizzati. La Reggina è una società che vuole rispettare le regole e le Istituzioni. Abbiamo ottenuto dei successi societari inimmaginabili, sennò non stavamo qui, non c’eravamo, eravamo al Bar o sul Corso a parlare di Amoruso e Persico”.

I tempi per l’omologa

“Tra 20 giorni circa l’iter dei tempi del concordato finisce e lì sarà un altro step. Siamo fiduciosi perché abbiamo presentato fideiussioni e garanzie. Ringrazio per questo il dottor Brunori, l’Avvocato Rodella e il Professor Lubrano. Loro sono riusciti a dimostrare la nostra buona fede e linearità, a dispetto di chi parlava di esclusione, -15 e -12. I tempi sono quelli della Legge, tempi giuridici di 30 giorni. Finiti questi 30 giorni il Tribunale esamina il piano, si riunisce in Camera di Consiglio e lo approva. Questo piano è nato alla fine di dicembre e il periodo scade il 29 maggio. La Reggina, credo, perché bisognerà rispettare, si presenterà con i conti a posto. Questa è economicamente una situazione pazzesca. Poter operare con il segno più. A chi dice che il piano è debole cosa rispondo? Ci sono già le garanzie”.

Su Inzaghi e il cammino della squadra

“Io sono fiero del cammino della Reggina, in un contesto difficile. Abbiamo preso volutamente un allenatore che veniva da una situazione difficile. E’ venuto da noi, sta bene, ha un bel contratto. Il calcio è così: dai molto, poi perdi. Ma alla fine la sintesi è che siamo lì, dentro i playoff. Inzaghi ha fatto bene a dire che si confronterà a fine stagione, è normale. Ma questo è un discorso tecnico. La Reggina resterà a vita, i Presidenti vanno via. Ad allenatore e squadra diciamo ‘grazie’. Inzaghi è una persona straordinaria, è una persona per bene, amante del calcio. I ragazzi quando hanno perso erano mortificati e se qualcuno ci chiedeva di esoneri, noi andiamo avanti. Se questa situazione ha influito nei risultati del ritorno? Rispondo da tifoso: sicuramente ha avuto un suo peso, ma i giocatori sono stati regolarmente pagati ogni mese. Ecco, la distrazione degli ultimi minuti di Cosenza non è dovuto a questo, ma ribadisco che siamo dentro i playoff”.

“Perché non andare al Coni?”

“Quando vivi dentro una comunità, devi guardare a 360 gradi. Noi vogliamo essere concreti. Se io rispetto, come rispetto la Federazione, Gravina e Balata; se queste componenti ti riconoscono trasparenza e legalità, andare avanti significa… Noi vogliamo parlare di calcio. Non c’è rammarico per il fatto di dover andare oltre. Noi non abbiamo detto nulla dall’inizio del processo perché abbiamo rispetto dei Magistrati, persone serie. La situazione debitoria della Reggina è pazzesca, da prendere e buttare nel cestino”. E Cardona fa un esempio eloquente della scelta fatta: “Se la persona a cui vogliamo bene russa a letto che possiamo fare? Sopportiamo… C’è gente che ha speso milioni, ha cambiato allenatori e retrocede. Noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che si è fatto. Il nostro futuro è cominciato quando il Tribunale ci ha detto: ‘sì, potete presentare il piano’. Diversamente non saremmo potuti andare avanti”.

I chiarimenti sul blocco del mercato

Non c’è nessuna limitazione successiva al concordato. Mercato bloccato? Non siamo a conoscenza di nulla. Perché non potremmo? A maggior ragione se siamo una società sana. Noi il mercato di gennaio non lo abbiamo fatto per via dei problemi del passato. Questa mattina alle 8 ho chiamato Balata e gli ho comunicato la decisione. Lui mi ha risposto: ‘noi dobbiamo lavorare insieme per il calcio italiano”.

Il futuro tecnico: i giovani e il mercato

“La famosa asticella da alzare, e citata da Inzaghi, è il consolidamento della società. Vi aggiornerò, ma a giugno Geria, tra i migliori in Italia, ha individuato già 30 giovani. Lui è il futuro di questa società. Ci saranno delle novità strutturali. Il futuro nostri sono Inzaghi e la squadra, saremo pronti a vedere e sistemare”.

Le posizioni di Gabriele Martino e Franco Ricci

Gabriele Martino è una grande risorsa per Reggio e la Reggina, proprio in estate non è stato benissimo. Lui aveva un ruolo importante, svolto in modo egregio e competente, perché non era facile far ripartire tutto. Poi è stato investito, ha avuto problemi. Abbiamo ritenuto d’intesa con lui che fosse un nostro stretto collaboratore nel guidarci. Martino ad oggi è un tesserato che svolge la sua opera in maniera tranquilla”.

Franco Ricci è venuto a Reggio con entusiasmo, ha avuto dei problemi personali e doveva restare a Milano. Noi, avendo una struttura societaria avviata, abbiamo deciso di andare avanti così come siamo”.

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