Lascia la tv e si consacra alla religione prendendo i voti: la storia

"Ecco come Dio è entrato nella mia vita": la storia di Fabrizio Gatta come esempio di conversione e chiamata verso il servizio sacerdotale

StrettoWeb

Molti ricordano Fabrizio Gatta, giornalista di Rai1 e presentatore, che a distanza di vent’anni dall’inizio della sua carriera televisiva ha deciso di diventare prete. Una scelta che, dopo anni, viene ancora raccontata e sviscerata come concreto esempio di vera conversione. Gatta ha condotto programmi importati come Linea Blu, Linea Verde e Unomattina Weekend. Poi, arrivò la scelta: prendere i voti.

L’ex giornalista ha deciso di lasciare il piccolo schermo per dedicarsi al prossimo. Ha preso una laurea in Teologia ed è diventato sacerdote. Ora è Don Fabrizio Gatta. Ordinato nel 2021, il sacerdote aveva preso servizio a Sanremo.

Dalla televisione alla teologia

Gatta era giunto in Rai nel lontano 1996 con il Concerto dell’Epifania condotto per otto edizioni. Nel 1997 entrò a far parte del team di Miss Italia. Condusse Rai International per anni e per un decennio fu alla guida di Linea Blu con Donatella Bianchi e Linea Verde, prima con Elisa Isoardi e poi Eleonora Daniele.

Nel 2019 Gatta si è poi laureato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Un netto cambio vita deciso dall’ex conduttore dopo essersi avvicinato ai Missionari del Preziosissimo Sangue. “Avevo successo, belle auto, belle donne, non mi mancava nulla. Vivevo un po’ quel senso di onnipotenza che ti dà la notorietà. Ma qualcosa mancava”, aveva dichiarato lui stesso.

Indubbiamente, una vocazione adulta va soppesata perché si tratta di formare una persona che la vita ha, di fatto, già plasmato. Per questo, quando mi sono recato dal cardinale Agostino Vallini dissi: ‘Eminenza, io vorrei fare questo cammino. Ho 50 anni, so che è una difficoltà’. Ma lui mi rispose: ‘Caro Fabrizio, chi sono io per dire no allo Spirito Santo che ti manda qui, oggi, da me!’ – aveva raccontato Gatta –. Mi sono sentito abbracciato. (…) Con Gesù, ci voglio mettere la faccia. Inoltre spero che la mia storia sia di esempio per quei tanti che si vergognano di mettersi il crocifisso al collo, o di dirsi cristiani. Abbiamo bisogno di testimoniare la nostra fede, senza per questo diventare dei fanatici”.

“Ecco come Dio è entrato nella mia vita”

Non voglio essere un prete mediocre perché la mediocrità è incompatibile con il presbiterato“, aveva raccontato Don Gatta a Famiglia Cristiana. Dopo la ‘chiamata’ inaspettata, il sacerdote si è detto convinto di voler amare fino in fondo quel “Dio dell’impossibile che è entrato nel buio della mia vita, aspettandomi dietro l’angolo“. Già nel suo passato, prima di prendere i voti, l’ex giornalista è sempre stato credente, cresciuto in una famiglia cattolica. Col senno del poi ha ammesso, però, di non essere più stato praticante e di aver messo sé stesso davanti a tutto il resto, come priorità. “Nella mia vita prevaleva la carriera, l’ansia da prestazione ed era esclusa qualsiasi forma di carità e di amore verso il prossimo“, aveva ammesso. E proprio dall’amore verso il prossimo Don Fabrizio Gatta è ripartito per intraprendere una nuova vita nella quale, come dice lui stesso, era entrato Dio.

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