Ridateci gazebo e dehors del corso Garibaldi: Reggio Calabria è bella così!

Reggio Calabria è bella e stare seduti al tavolino di un dehors ad osservarla, magari dopo una passeggiata, sarà ora un sogno nei giorni in cui il meteo non lo permetterà

StrettoWeb

Ho vissuto per 24 anni, ovvero oltre metà della mia vita, in una città del Nord. E in altre due città del Nord ho studiato. Dopo, ho deciso di fare il contrario di ciò che fanno molti altri: mi sono trasferita in Calabria. A distanza di dieci anni da questa decisione non sono affatto pentita della mia scelta. E anzi, da un po’ di tempo ne sono ancora più convinta. E’ infatti da un anno che vivo a Reggio Calabria e, nonostante le mille criticità, i frequenti disservizi, le evidenti lacune organizzative, la trovo una città meravigliosa. Checché se ne dica, non mi dispiace per niente l’idea di far crescere qui i miei figli.

Alle 16, quando i bambini escono da scuola, amo andare a piedi con  loro sul corso Garibaldi e da lì sulla via Marina. Amo passeggiare in questa città dalla storia millenaria e osservare la sua anima antica fondersi con quella moderna. E, avendo con me le mie due piccole pesti, amavo anche fermarmi nei dehors di alcuni dei loro bar e locali preferiti, per fare merende con gelato, o waffel, o altre leccornie che, ogni tanto, dopo otto ore di scuola, erano anche pienamente meritate.

Foto Monia Sangermano / StrettoWeb

Ovvio che, durante una bella giornata tiepida e soleggiata, una passeggiata con merenda è l’ideale. Ma grazie ai gazebo dei vari locali, abbiamo potuto farlo tranquillamente anche in inverno o in giornate uggiose. Peccato che ormai io possa parlare di tutto ciò solo al passato. Già, perché dopo le ultime decisioni del comune sarà impossibile farlo. Sarà impossibile quando piove, sarà impossibile quando c’è troppo sole, sarà impossibile quando c’è troppo vento, diventerà ardito anche nella quotidianità visto il collocamento dei tavolini senza un minimo riparo, a rischio di essere travolti dai mezzi motorizzati ed elettrici che sfrecciano in continuazione nella Ztl. Dovremo dire addio al nostro rituale relax pomeridiano, che ci concedevamo quando io non ero a lavoro o quando i bambini non avevano troppi compiti da fare.

E sono rimasta a dir poco allibita quando ho letto le dichiarazioni da parte dell’amministrazione comunale. Si sono giustificati, per la decisione di eliminare a tappeto tutti i dehors, dicendo “che così funziona al Nord” e che “ne va dell’estetica della città“. “Ma sul serio?”, mi sono chiesta. Innanzitutto, non so quali città del Nord abbiano visto i nostri amministratori di recente, perché sono tutte piene di gazebo esterni, chiusi. Piene zeppe. E inoltre, se parliamo di estetica, io trovo un valore aggiunto quelle strutture che, devo dire, gli esercenti reggini avevano messo su con gusto e stile (oltre che con spese importanti, a cui aggiungere il balzello comunale che faceva lievitare gli incassi del bilancio di Palazzo San Giorgio!).

Foto Monia Sangermano / StrettoWeb

E poi, parlando di estetica, i cumuli di spazzatura ai bordi delle strade possono restare lì mentre i gazebo no? Strano senso estetico, oserei dire. Ci sarebbe da farci uno studio freudiano.

Tra le giustificazioni tardive degli amministratori c’è anche il fatto che, presto, potrebbero decidere loro stessi di farli ripristinare ma tutti uguali. Tutti uguali. E questa sarebbe una scelta estetica corretta? Tutti uguali, già lo prevedo, saranno di una tristezza immensa. Il trionfo dell’omologazione. La bellezza non sta forse nella diversità? I dehors tutti uguali faranno lo stesso effetto della cabine da spiaggia. Peccato però che non siamo su una spiaggia ma sul corso principale della più bella città calabrese, il cui valore principale sta proprio nella bellezza storica e contemporanea assieme. Nell’arte e nella creatività dei singoli.

Per ora, in primavera, mi accontenterò di quelle sedie e quei tavolini rimasti fuori dai locali e messi lì come se fosse Festa di Madonna, assolutamente poco eleganti e antiestetici oltre che rischiosi come già accennato. Ma in estate farà troppo caldo e in inverno troppo freddo. E poi, come dicevo, c’è il vento che a Reggio non manca mai. Non potrò andare lì con i bambini e non potranno i titolari dei locali trovare valide alternative, dato che molti non hanno spazi interni da poter sfruttare. E comunque all’interno sarebbe un peccato: Reggio Calabria è bella da vedere, seduti al tavolino di un dehors, da dove osservi la gente passeggiare e guardi lo spettacolo che il corso e la via Marina offrono.

Piccolezze, o addirittura bazzecole, si potrebbe dire, di fronte ai problemi ben più gravi che questa città ha. Ma non è dalle piccole cose, belle, che si creano grandi cose meravigliose? Ciò che amiamo quando andiamo in vacanza fuori dovremmo apprezzarlo e ricercarlo anche in ‘casa nostra’.

Ieri, in piazza Duomo, una turista con accento toscano che stava passeggiando insieme ad un’altra persona, e che probabilmente si trovava lì per la prima volta, si è fermata di colpo, ha guardato la Cattedrale e ha esclamato: “Oddio che meraviglia! Vorrei sedermi qua a bere un thè è osservarla per ore”. Ecco, ora nelle giornate in cui il clima non lo permette non lo potrà fare nessuno, né i turisti né tantomeno noi che questa città l’abbiamo scelta.

Che peccato.

Corso garibaldi reggio calabria (2)
Foto Monia Sangermano / StrettoWeb
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