Reggio Calabria, immigrati al Palloncino. Castorina: “è scelta folle ed assurda”

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Reggio Calabria, immigrati al Palloncino. Castorina: “è scelta folle ed assurda. Prima accoglienza si faccia lontano dai luoghi di sport e socialità”

Ennesimo sbarco questa mattina al porto di Reggio Calabria. Il trasferimento degli immigrati al Palloncino non va giù all’Avv. Antonino Castorina, consigliere comunale della città dello Stretto: “la ripartenza di Reggio Calabria non può prescindere dallo Sport, per questo ho già chiesto formalmente che in Commissione Bilancio venga approfondito e discusso il tema dei costi e delle tariffe degli impianti sportivi ed allo stesso tempo ho richiesto la documentazione di varie strutture sportive presenti nel territorio comunale e la documentazione di varie misure di finanziamento senza attingere direttamente dai fondi propri del Comune per capire come ed in che tempistica si può intervenire per migliore lo stato delle cose ad oggi”.

“La notizia per la quale subito dopo l’arrivo al porto, circa 70 migranti, sono stati trasportati ancora una volta presso l’impianto sportivo Giulio Campagna, noto come Palloncino è folle ed assurda perchè crea un doppio disagio, in primis agli operatori dello Sport che in questi luoghi giocano, lavorano e vivono ed in seconda battuta per i migranti che in queste location non sono messi certamente nelle migliori condizioni di vita afferma Castorina. Chiederò al Sindaco – prosegue il consigliere comunale del Gruppo Pd – di farsi carico con il Governo per istituire una authority che coordini a livello nazionale ministero, prefetture, associazioni ed amministrazioni tutte al fine di consentire un’equa distribuzione degli arrivi nei porti ed evitare di destinare all’accoglienza strutture che sono nate per altre attività e che di fatto vengono utilizzate per lo sport e per la socialità. Basta chiacchiere e parate, basta tavoli istituzionali dove si decide di non decidere, serve che tutti gli attori istituzionali concretizzano il concetto che tutte le operazioni amministrative, logistiche e sanitarie che fanno capo alla primissima accoglienza, in attesa che poi queste persone siano destinate ai centri delle altre città, vengano svolte in una zona sicura e lontana dal centro abitato, anche il Porto stesso se qualcuno mette le risorse per creare una vera e propria Hub- dichiara Castorina- evitando il valzer di responsabilità a spese dei cittadini ed al fine di assicurare un accoglienza dignitosa ai migranti”.

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