Ucraina, Zelensky alla tv italiana: “disposto a dialogo con Putin, ma i russi lascino il Paese”

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Il presidente ucraino ha precisato: “mai detto di voler riconoscere l’indipendenza della Crimea”

“Sono pronto a parlare con Putin, ma non devono esserci ultimatum”. E’ quanto ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una intervista esclusiva rilasciata a Porta a Porta in onda stasera su Rai Uno. “I russi devono però uscire dal nostro territorio, noi non siamo sul suolo russo: è il primo passo per parlare. Putin? Non credo che riuscirà a salvare la faccia”, ha proseguito. Per salvare gli uomini del battaglione nazionalista Azov “stiamo facendo tutto il possibile e tutto ciò che dipende da noi va fatto. Non ci fermiamo, lottiamo per ogni persona e per ogni civile. I civili sono stati portati via dall’acciaieria, ora la questione sono i soldati e siamo pronti a scambiarli. Ho parlato col presidente della Finlandia che chiamerà Putin, sono grato all’Onu e alla Croce Rossa che hanno scortato i civili e sono pronti ad aiutare”. Ma ora la questione “sta dalla parte russa”.

“La Crimea non farà mai parte delle federazione russa. Non ho mai detto di voler riconoscere l’indipendenza della Crimea”: dice in un altro passaggio dell’intervista, precisando rispetto alle voci che erano trapelate negli ultimi giorni. “I russi se ne devono andare e devono rispondere di quello che hanno fatto. Non possiamo accettare compromessi per la nostra indipendenza. L’Ucraina vuole la pace, cose normalissime come il rispetto della sovranità, dell’integrità territoriale, delle tradizioni del popolo, della lingua. Possono essere cose banali ma sono tutte cose violate dalla Russia e che devono essere ripristinate. Dobbiamo liberare i villaggi e le case, bisogna restituire quello che è stato saccheggiato”, conclude Zelensky.

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