Il Vaticano non si oppone all’invio delle armi in Ucraina. Parolin: “esiste diritto alla difesa”

StrettoWeb

Il cardinale Parolin, segretario di Stato Vaticano, parla dell’invio delle armi in Ucraina da parte dei Paesi Nato: esiste un diritto alla difesa armata, a patto che si rispettino determinate condizioni

L’ho sempre detto e lo ripeto qualsiasi tentativo che possa portare alla conclusione della guerra è benvenuto“. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, conferma la linea sposata dalla Chiesa per la guerra in Ucraina: risolvere il conflitto con il dialogo e la diplomazia. Tentativi, per ora, caduti nel vuoto, visto che il conflitto continua ad andare avanti da oltre due mesi a suon di missili e proiettili. Quando gli viene chiesta la posizione del Vaticano sull’invio delle armi in Ucraina da parte dei Paesi Nato, come si legge su Rai News, Parolin spiega: “ripeto quello che ho detto dall’inizio: c’è un diritto alla difesa armata in caso di aggressione, questo lo afferma anche il Catechismo, a determinate condizioni. Soprattutto quella della proporzionalità, poi il fatto che la risposta non produca maggiori danni di quelli dell’aggressione. In questo contesto si parla di ‘guerra giusta’. Il problema dell’invio di armi si colloca all’interno di questo quadro. Capisco che nel concreto sia più difficile determinarlo, però bisogna avere alcuni parametri chiari per affrontarlo nella maniera più giusta e moderata possibile“.

Condividi