Guerra in Ucraina: Zelensky vince il conflitto social contro Putin

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Guerra in Ucraina: Zelensky vince il conflitto social contro Putin, suoi tweet rilanciati 2 milioni di volte

Invasa dalla superpotenza dell’esercito Russo, ma  stravincente sul piano digitale. Volodymyr Zelensky si conferma un vero e proprio fenomeno digitale che ha saputo conquistare le piattaforme social in queste prime settimane di conflitto. “Quasi tutto è dovuto al fatto che in Russia molto di questo tsunami mediatico non arriva, se non parzialmente, e la narrazione imposta dal governo è esattamente opposta”, racconta Klaus Davi, titolare dell’omonima agenzia di comunicazione che ha realizzato l’analisi per conto di clienti istituzionali. Il monitoraggio avviato dal 24 febbraio – primo giorno della guerra – fino al 7 marzo evidenzia i seguenti dati. L’acount Twitter ufficiale del presidente ucraino, con post sia in lingua ucraina che in inglese, ha lanciato oltre 155 tweet  contro i soli 32 del rivale Putin. In termini percentuali, dunque, il rapporto sulla somma dei tweet dell’account di Zelensky e di quello President of Russia è dell’80% in favore del primo contro il 20% del secondo. “Ancora più interessante il dato dei follower e dei retweet: dopo il boom degli ultimi giorni, al 7 marzo il profilo di Zelensky può contare su poco meno di 5 milioni di follower e sul 100% di tweet ricondivisi dagli utenti, per un totale di circa 2 milioni di retweet”, spiegano all’agenzia di Klaus Davi. Impietoso il confronto: la controparte russa può contare su poco più di 1.6 milioni di follower e circa 350.000 retweet. Una curiosità: tra gli hashtag più popolari sul profilo di Zelensky spicca #mariodraghi. Gli altri più popolari sono #un (al primo posto assoluto),  #npps, #npp, #bartholome. Dalle parti del Cremlino, invece, gli hashtag più popolari non riguardano il conflitto: #kremlin, #moscow, #beijing2022, #beijing, #february23. E ancora: il tweet più di successo in quanto a preferenze e condivisioni  sul profilo del premier ucraino è l’appello lanciato al mondo intero con un parallelismo con la seconda guerra mondiale, “To the world: what is the point of saying «never again» for 80 years, if the world stays silent when a bomb drops on the same site of Babyn Yar? At least 5 killed. History repeating…”, post ricondiviso circa 75.500 volte. Gli altri post più popolari riguardano il ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia contro la Russia e il supporto da parte di Erdogan e dal primo ministro Giapponese Kishida.Sull’account della presidenza russa, invece, nessuno dei tweet più popolari riguarda direttamente il conflitto; il più ricondiviso è del 24 febbraio, a poche ore dall’invasione: “#Kremlin: Vladimir Putin met with Prime Minister of Pakistan Imran Khan, who is in Russia on a working visit”. “In ultimo – fanno notare all’agenzia Klaus Davi – , l’account più volte menzionato da Zelensky è quello della Nato, da parte di Putin è quello del suo stesso governo”. Spostandoci su Instragram, Zelenski ha completamente campo libero: Putin non ha nessun profilo ufficiale riconducibile direttamente a lui o alla figura del presidente russo, mentre il profilo del leader ucraino sta spopolando: al 7 marzo, infatti, conta 1.361 post, 15.1M follower, una media di like di 492.658 a post e una media di di commenti di 23.197. I suoi video sono visti in media 3.463.501 volte, mentre il dato più sorprendente riguarda la crescita del follower: nella prima settimana di conflitto sono cresciuti, in media, di ben 428.901 unità al giorno. Su TikTok, che proprio negli ultimi giorni è stato fortemente limitato in Russia, nessuno dei due leader presenta account ufficiali. Durante la sola prima settimana diinvasione, comunque, le visualizzazioni dei video accompagnati dall’hashtag #ukraine sono più che triplicate, sfiorando i 20 miliardi.

 

 

 

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