Milano-Parigi in 6 ore e mezza, ma da Messina a Trapani ci vogliono 8 ore: l’emblema di un’Italia a doppia velocità

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“Il nostro Paese non può correre a due velocità”, ma quando sarà il turno della Sicilia?

Quante volte abbiamo sentito ripetere la frase, “il nostro Paese non può correre a due velocità”. L’aspettativa è dunque quella che la politica si impegnasse a tenere insieme il Nord e il Sud dell’Italia, ma la missione sembra quasi impossibile. Mentre tutt’oggi per percorrere tutta la Sicilia, da Messina a Trapani (330km), ci si mette 8 ore, si apprende la notizia che da Milano a Parigi (850km) ora se ne impiegheranno meno di 7 con il nuovo Frecciarossa. E’ un risultato da incorniciare, quello del primo servizio commerciale oltralpe del treno ad Alta velocità di Trenitalia (Gruppo FS Italiane), e come non esultare per un risultato del genere.

L’Italia conquista davvero l’Europa, unendo due delle principali città del Continente e spostando il trasporto da quello aereo a quello ferroviario. In Francia l’iniziativa è portata avanti da tempo, lo dimostra la proposta di legge votata nel 10 aprile 2021 in prima lettura dai deputati: l’obiettivo è tagliare le emissioni super inquinanti degli aerei e provare ad impedire che la ripresa post pandemica faccia tornare il popolo alla cattive vecchie abitudini in fatto di mobilità. Un provvedimento ha cancellato tutti quei voli che non soddisfano i requisiti, esattamente quelli a breve percorrenza, interni al territorio francese, che collegano due città tra le quali esiste già la possibilità di spostamento via treno. Il criterio è favorire il viaggio in treno, così da sopprimere il più possibile il corrispettivo volo.

milano-parigi confronto messina-trapani

Così, mentre il Nord Italia si sviluppa e corre al passo coi tempi come le altre città europee, è incredibile pensare che ancora oggi raggiungere MessinaPalermo, Catania, Trapani è una questione complicatissima in termini di ore. E’ l’emblema di un Paese che favorisce sempre e solo una determinata area, mentre ne lascia un’altra nell’arretratezza e nell’abbandono più totale. E’ il simbolo di una Regione che deve rimanere isolata rispetto al resto del continente: il Ponte sullo Stretto sarebbe la soluzione più ‘green’ perché permetterebbe la realizzazione dell’Alta Velocità anche in Sicilia e ridurrebbe quelle distanze che oggi non sono facilmente colmabili, però il tema continua ad essere rimandato e mai si prende una soluzione per mettere in piedi il progetto esistente già approvato un decennio fa. E così, mentre il mondo va avanti, il Sud corre sempre più indietro.

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