Maltempo in Calabria, cade un muro nella strada verso lo scoglio di Coreca. Tansi: “quanti soldi buttati a mare, avevo già denunciato la situazione”

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“Le piogge di questi giorni hanno fatto crollare proprio quel muro. Purtroppo le mie sono state le ennesima urla nel deserto. Un deserto di istituzioni sorde e irresponsabili a cui nulla interessa il futuro della nostra Terra”, scrive Carlo Tnasi sui social

“Soldi buttati a mare! Poche ore fa é stata data notizia di un crollo della linea ferroviaria tirrenica calabrese in provincia di Cosenza, con una foto che ritraeva la ferrovia distrutta. Non è così. Si tratta di una foto di ieri e che tra l’altro riguardava una vecchia tratta ferroviaria non più in funzione. Non è crollata la linea ferroviaria tirrenica, notizia che se fosse stata vera sarebbe andata su tutte le testate nazionali e internazionali”. A scriverlo sui social è Carlo Tansi, che fa chiarezza su alcune foto circolate sul web che informavano di un crollo della linea ferroviaria in provincia di Cosenza.

“Sotto l’azione delle onde è crollato un muro di sostegno sottostante una strada di accesso allo “scoglio di Coreca” nel comune di Amantea, già pericolante, in fase di consolidamento con notevoli danni per la strada e per tutta i collegamenti di una zona turistica così importante della Calabria. Non è stata prevista alcuna opera di protezione dal moto ondoso del muro pericolante durante i lavori in corso di consolidamento. Quanto era stato realizzato, con tutti i soldi spesi, è stato buttato letteralmente a mare. Tutto questo rappresenterà l’ennesimo spreco di danaro pubblico. Spero che di questo caso si occupi qualche procura!”, prosegue Tansi.

“Proprio in quella zona qualche mese fa, il 7 settembre scorso, come vedete nelle due foto allegate a questo post, mi ero recato per fare un sopralluogo e per denunciare la grave situazione di dissesto idrogeologico, prevedendo quanto poi è accaduto oggi. Le piogge di questi giorni hanno fatto crollare proprio quel muro che indico nella foto del 7 settembre! Purtroppo le mie sono state le ennesima urla nel deserto. Un deserto di istituzioni sorde e irresponsabili a cui nulla interessa il futuro della nostra Terra. In Calabria purtroppo ogni volta che piove si assiste al solito scempio con frane e alluvioni che distruggono quello che è rimasto della nostra bellissima regione. Eppure sono stati spesi miliardi di euro per consolidare il territorio. Spero tanto in un cambiamento, anche se continua a non cambiare nulla!”, conclude l’ex capo della Protezione Civile calabrese.

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