Alessandro Cortinovis, la spensieratezza e l’eleganza di chi scende in campo con lo smoking. Chi è il nuovo colpo della Reggina: caratteristiche e ruolo [VIDEO]

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Alla scoperta di Alessandro Cortinovis, il talentino delle giovanili dell’Atalanta che da qualche ora è un nuovo giocatore della Reggina

Movenze da principe. O, se vogliamo, da “fresco sposo”. Giacca e cravatta. Anzi, smoking. “Smoking bianco”, così come Pellegatti chiamava Kakà. Ma considerando la folta capigliatura, la posizione in campo e le caratteristiche, dalle parti dello Stretto, a Reggio Calabria – città della sua nuova squadra – a tanti tifosi ricorda un giovanissimo calciatore che di nome faceva Andrea e di cognome Pirlo. Dalle parti di Bergamo, invece, qualcuno lo chiama Luka. Sì, Luka Modric. Insomma, i paragoni non mancano ad Alessandro Cortinovis, ma ai calciatori della loro età è facile trovarli. E’ il campo che ne deve confermare le aspettative e lui le vuole confermare alla Reggina, che lo ha da poco ufficializzato: arriva in prestito per un anno e sarà la sua prima avventura assoluta tra i Professionisti.

Ruolo e caratteristiche di Alessandro Cortinovis

Da regolamento, dovrà scendere in campo in maglia e pantaloncini, ma forse, se avesse potuto, lo avrebbe fatto davvero in smoking. Alessandro Cortinovis si muove dentro il rettangolo verde come se stesse sfilando alla serata delle grandi firme. Un’eleganza e una movenza invidiabili, quasi contagiose. Passo “dolce”, felpato, gran controllo di palla, scatto, dribbling e rapidità. E poi boom, gran tiro! Alessandro Cortinovis ha tutto. Non serve molto per capirlo. Se già da qualche anno anche i grandi media sportivi parlano di lui (senza che avesse mai esordito in prima squadra), un motivo ci sarà. Se i media locali, lì a Bergamo, lo considerano un “crack”, il prospetto migliore delle giovanili nerazzurre, un motivo ci sarà. Se questa estate lo ha corteggiato mezza Serie A, un motivo ci sarà. E se alla fine ha scelto la B, ed è stata la Reggina ad accaparrarselo, non resta che fare i complimenti al club amaranto per aver portato a termine una bella operazione.

Poi c’è il campo. Giusto. Le aspettative ci sono e vanno confermate. Alessandro Cortinovis è stato il leader della Primavera orobica di Brambilla, è un classe 2001 (giovanissimo ma non un ragazzino) e sembrerebbe già pronto per il calcio dei grandi. Ruolo? Bella domanda. Se ad inizio articolo è stato nominato Pirlo, non è solo per i capelli e per il fatto che stia passando da Reggio, ma probabilmente anche per questo. Nel calcio di 30 o 40 anni fa, Cortinovis sarebbe stato il perfetto rifinitore per le punte, il trequartista vecchia maniera che si muove tra le linee e disegna calcio per gli avanti, il cui unico compito è quello di segnare. Basta vedere come si muove, come dialoga coi compagni, come sceglie in pochi secondi se sfondare per vie centrali, allargare il gioco, proseguire in assolo o provare il tiro da fuori. Ma Alessandro Cortinovis è nato nel 2001 ed essere trequartista nel 2021 non è roba semplice, così come non lo era per Pirlo. Il tempo ci dirà se avrà la “forza” di indietreggiare e diventare un grande playmaker, perdendo certo quella sua verve in fase realizzativa che per un centrocampista è anche superiore alla media (guardando ai numeri delle giovanili). Lui, intanto, ci sta prendendo gusto. Può fare il trequartista, giostrare vicino alla punta, largo sulla fascia, in appoggio al mediano come mezz’ala di inserimento ma anche centrale all’occorrenza. Aglietti lo può, per questo, utilizzare un po’ ovunque. Accanto alla punta di peso, nei due esterni di centrocampo o anche al centro, seppur adattato e con poche doti di corsa e rottura del gioco. Ma anche mettendo in mostra quel 4-2-3-1 già annunciato dal mister stesso nella conferenza pre Reggina-Ternana e che per certi versi si è anche visto domenica sera con un Menez abile tra le linee a muoversi tra le linee.

La carriera di Alessandro Cortinovis

Dall’estremo nord all’estremo Sud. Dall’Atalanta alla Reggina. Cortinovis è un bergamasco doc, nato e cresciuto nella sua città e ha deciso di percorrere 1.200 km attraversando l’Italia. Uscire per la prima volta dal “guscio” di casa? Forse. Il neo calciatore amaranto è nato a Bergamo il 25 gennaio 2021. Da piccolo comincia alla Polisportiva Monterosso, ma già a quell’età iniziano le aste su di lui. Ci sono Inter e Atalanta. A Milano due mesi in prova, ma lo tessera la squadra della sua città. Dagli 8 ai 20 anni, dai Pulcini alla Primavera. Alessandro Cortinovis fa tutta la trafila delle giovanili orobiche, diventando presto uno dei gioielli del vivaio forse più florido d’Italia. Nel 2015-2016 vince quasi da solo il 26° “Memorial Gaetano Scirea”, dopo la finale contro il Barcellona, poi è protagonista con lo Scudetto Primavera e la Supercoppa Primavera. Grandi giocate, continuità e gol, non pochi per chi gioca nel suo ruolo. E ora Reggio Calabria. La curiosità è tanta per vedere all’opera un calciatore che, anche per il modo di giocare di mister Aglietti, potrebbe esaltarsi. Ma non si riempia di responsabilità. E paragoni. Ma fategli mettere almeno lo smoking…

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