Ponte sullo Stretto, in Parlamento il centrodestra è pronto a dare battaglia: “senza l’opera non esiste l’alta velocità al Sud, basta prendere in giro Sicilia e Calabria”

StrettoWeb

Presso la sala stampa di Palazzo Montecitorio si è tenuta la conferenza stampa voluta dai deputati di Forza Italia: al tavolo anche l’intervento di autorevoli esperti

“Il Ponte sullo Stretto di Messina si deve fare e si farà!”. Lo hanno affermato questa mattina diversi esponenti di forze politiche nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la sala stampa di Palazzo Montecitorio, voluta dai deputati di Forza Italia. All’incontro con la stampa saranno presenti il capogruppo alla Camera dei deputati Roberto Occhiuto, le deputate elette in Sicilia Stefania Prestigiacomo, Matilde Siracusano e Giusi Bartolozzi; i deputati eletti in Calabria Francesco Cannizzaro, Maria Tripodi e Sergio Torromino. Sono intervenuti, inoltre, il vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao, l’ingegnere Giovanni Mollica e il prof. Enzo Siviero, e hanno assistito al dibattito anche esponenti di Lega e Fratelli d’Italia. L’obiettivo è quello di sollecitare il governo Draghi ad alzare una questione chiara sul Ponte sullo Stretto. “Esperti di tutto il mondo lo considerano un progetto avanguardistico, basta demandare a commissioni tecniche quella che deve essere la decisione sul collegamento stabile tra Messina e Reggio Calabria – ha affermato Stefania Prestigiacomo. Dopo questo buco nero di diversi anni si è tornato a parlare di collegamento stabile. I siciliani hanno diritto ad avere chiarezza, la Commissione doveva rispondere a dicembre ma siamo ad aprile ed ancora non si hanno risposte. Non è possibile che ideologie politiche all’interno della maggioranza possano mettere in discussione un progetto già approvato da tecnici e scienziati. Modificare il progetto significherebbe perdere altri sette anni e prendere in giro i cittadini di Sicilia e Calabria”.

“Foza Italia da mesi sostiene la necessità di inserire nel PNRR il Ponte sullo stretto di Messina. E’ un’opera strategica per il Paese, viziata però da pregiudizi che in questi anni ne hanno impedito la realizzazione. In questi mesi abbiamo investito il Parlamento più volte della questione, non solo con una mozione che impegna il governo a considerare l’opera come fondamentale pertanto da realizzare, ma anche con diverse iniziative di sindacato ispettivo”. Lo ha detto il presidente dei deputati di Forza Italia, Roberto Occhiuto. “Su quest’opera – ha aggiunto – non devono esserci dubbi. Non condividiamo le obiezioni in ordine al fatto che quest’opera non sia realizzabile nei tempi previsti dall’Ue per le infrastrutture contenute nel Recovery Plan. Stiamo parlando di un’opera con un progetto già validato e cantierabile. Riteniamo che a questo appuntamento con la storia il Paese non debba mancare. Se il Ponte non dovesse essere realizzato entro breve tempo, utilizzando le risorse che l’Europa ci mette a disposizione – ha concluso Occhiuto – , temiamo che non venga mai più costruito. E ciò potrebbe pregiudicare anche la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria al Sud. Infatti, le due infrastrutture sono intimamente connesse”.

Grande sostenitore dell’opera è anche il prof. Enzo Siviero: “non è il Ponte tra due cosche. La tempistica non è un problema, il cantiere era già avviato con i lavori per la variante di Cannitello. Vogliamo risposte del perché non si fa, mi batterò affinché l’infrastruttura possa sorgere. Sono un uomo del Nord che si batte per il Sud, l’infrastruttura darebbe alla Sicilia il valore che merita dal punto di vista commerciale”. Dello stesso parere anche l’ing. Giovanni Mollica, che manda un messaggio a coloro che sono contrari alla realizzazione del Ponte: “gli ambientalisti credono davvero che solo noi abbiamo sistemi che non rispettano le norme di sicurezza? Il potenziamento del sistema di traghettamento non può essere la soluzione per l’area dello Stretto”.

Successivamente l’onorevole Sergio Torromino ha sottolineato: “non deve essere una battaglia che riguarda solo i deputati calabresi o siciliani, ma di tutta l’Italia perché permetterebbe al Sud di ridurre il gap infrastrutturale col resto del Paese ed aprire la Sicilia al mercato internazionale”. Grande entusiasmo poi nelle parole del Vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao: “il Ponte si farà e sarà una straordinaria centrale energetica, altro che fonte di inquinamento. Inoltre diventerà un posto di attrazione turistica per il Mediterraneo. La presenza del Ponte sullo Stretto rivoluzionerà anche il traffico crocieristico perché non ci sarà nave che non passerà da qui. Un porto in Sicilia senza Ponte è inutile, diventa un porto di mero scambio, e ti diranno che non serve costruirlo in una città, preferiranno farlo in un deserto”.

In conclusione è intervenuta anche Matilde Siracusano, rigorosamente con indosso la maglia “Si Ponte” come la collega Prestigiacomo: “oggi sono positivamente colpita di quanto è stato fatto negli ultimi anni. Vito Crimi ci rise in faccia quando gli parlammo del Ponte sullo Stretto, mentre oggi ci troviamo addirittura un intergruppo parlamentare che spinge per la realizzazione. Il benaltrismo è stato da sempre un problema per il Meridione, perché con la scusa di altre opere urgenti non è poi stato fatto nulla. Sappiamo che il Ponte sullo Stretto sarebbe uno stimolo per la realizzazione di strade e linee ferroviarie. Sono già spesi dall’Italia tanti milioni di euro per metterne le basi, ad oggi ci sono tante ragioni che giustificano l’opera, oltre ai numerosi benefici che porterebbe in termini di lavoro. Senza Ponte sullo Stretto non si può parlare di Alta Velocità, ci batteremo”.

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