Consiglio regionale della Calabria: rinviato ordine del giorno sull’approvazione del programma di governo, la minoranza non ci sta

StrettoWeb

Consiglio regionale della Calabria: rinviato il punto all’ordine del giorno sull’approvazione del programma di governo. La Minoranza: “la disinvoltura con cui l’attuale maggioranza si fa gioco delle più elementari regole di correttezza istituzionale, ci lascia ogni giorno di più senza parole”

“La disinvoltura con cui l’attuale maggioranza si fa gioco delle più elementari regole di correttezza istituzionale, ci lascia ogni girono di più senza parole. È di pochi minuti fa la comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale che ha accettato la richiesta della Presidente Santelli di rinviare il primo punto all’ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo. Si tratta del punto in cui, finalmente, la Presidente Santelli avrebbe dovuto esporre le sue linee programmatiche, per come prescritto dalle norme statutarie. Si tratta del punto richiesto da tutta la minoranza in conferenza dei Capigruppo e, dopo lunga discussione, approvato all’unanimità”. E’ quanto scrivono in una nota Domenico Bevacqua (Pd), Pippo Callipo (Io resto in Calabria), Giuseppe Aieta (Democratici Progressisti) e Francesco Pitaro (G.Misto). “Ben sapendo che l’ordine del giorno sarebbe stato gravato da punti fondamentali per il prosieguo della legislatura nei rapporti fra maggioranza e minoranza, avevamo proposto proprio quella trattazione separata che ci è stata rifiuta e che oggi ci viene imposta non per l’importanza dei punti in questione ma soltanto per beghe tutte interne alla maggioranza. Quella maggioranza rispetto alla quale la Presidente Santelli sa benissimo che, se non dà ad ognuno la pretesa postazione di prestigio, non può nemmeno essere sicura che, presentando il Programma, le venga approvato. Ci dispiace molto che a prestarsi a questa operazione sia proprio il Presidente del Consiglio, il quale dovrebbe essere organo di garanzia per la funzione dei capigruppo, per tutti i componenti l’Assemblea Legislativa e, prima ancora, per sé stesso, per le prerogative di indipendenza e imparzialità che pertengono al suo ruolo e della funzione dei capigruppo“, concludono.

Condividi