Coronavirus, gravi danni economici ai club di Serie C: Reggina e Bari le più penalizzate per le gare a porte chiuse, i dati

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Serie C, l’obbligo di giocare a porte chiuse andrà a provocare gravi danni economici ai club: i numeri dicono che Reggina e Bari sono le squadre più penalizzate

Sta vivendo un momento particolare l’Italia, uno dei paesi maggiormente messi in ginocchio dal coronavirus. E’ per questo motivo che il governo ha imposto delle ordinanze a tutela dei cittadini, che di conseguenza vanno a modificare le abitudini quotidiane e quindi il normale svolgimento di attività sociali e sportive. Interessati anche i campionati di calcio, le cui gare si disputeranno tutte a porte chiuse indifferentemente dalla categoria e dalla regione. Questa decisione ha poca influenza sugli incassi dei club di Serie A (la maggior parte degli introiti proviene dai diritti tv), potrebbe invece mettere in difficoltà squadre di categorie inferiori, a partire dalla Serie B. In Lega Pro, un sistema che già in condizioni normali fa fatica a reggere in piedi, questa situazione potrebbe addirittura essere fatale per molte società: essendo quasi nulle le entrate dai diritti tv, i proventi dalla vendita dei biglietti rappresentano la maggiore fonte di guadagno per le aziende calcistiche.

Nel torneo di Serie C è lampante come Bari e Reggina siano le squadre maggiormente penalizzate da questa decisione. Il San Nicola e il Granillo fanno ogni settimana numeri incredibili per la categoria, subiranno in questo mese (sperando che l’emergenza termini e il mandato non venga prorogato) gravi perdite a livello economico. Entrambe le squadre nel periodo interessato giocheranno tre gare in casa, all’interno di stadi vuoti che nella normalità avrebbero ospitato almeno 10mila spettatori. Prendendo in considerazione la società amaranto, l’incasso proveniente in media da una partita casalinga è di €90,000: se pensiamo che il torneo è entrato nella fase finale, e che quindi ogni partita potrebbe essere decisiva per la promozione in Serie B, in tre sfide l’azienda del presidente Luca Gallo andrà a perdere un possibile guadagno di circa €300,000. Ovviamente questa è una semplice considerazione, non si possono contestare le decisioni del governo che sta cercando di limitare al massimo il contagio e tutelare la salute dei cittadini, ci si aspetta però qualche decisione a favore delle società per sopperire ai gravi danni economici che dovranno affrontare nel prossimo mese.

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