Giù le mani dalla Reggina: così la maglia amaranto è tornata a dare fastidio…

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La Reggina vince, è forte, e tutti la odiano: settimana scorsa fu Auteri, ieri invece Scienza e Caiata. Ma adesso basta: giù le mani dagli amaranto!

“Voglio una squadra più arrogante, cattiva, che si faccia odiare da tutti ma amare svisceratamente dai propri tifosi”. A 10 mesi da queste parole, desiderio esaudito. Ecco a voi la nuova Reggina. Bella, forte, appunto odiata da tutti. Come voleva il suo presidente. Sì, perché quando si vince si diventa antipatici. Antipatici a tal punto da far utilizzare (agli altri) dichiarazioni insensate e fuori luogo (Scienza, ndr), a tal punto da tirare in ballo una squadra che nulla a che vedere con la sua (Caiata, ndr), a tal punto da vedere (?) accerchiamenti di ogni tipo e pali a destra e a manca (Auteri, ndr).

Non è forse arrivato il momento di dire basta? Sì, basta. Giù le mani dalla Reggina! Giù le mani da una squadra che, dopo anni, è tornata a recitare un ruolo importante anche a livello nazionale. Che è tornata a far impazzire di gioia un popolo che nei momenti migliori si esalta e mostra di non avere eguali. E aumenta l’invidia, di tanti. Di tutti, anzi, tifosi e non.

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Una maglia fa rumore, una dichiarazione da censura no

Benvenuti nel mondo in cui una maglia goliardica fa parlare per più di una settimana, ma delle dichiarazioni da squalifica di un allenatore, neanche l’ombra. Scienza ha esagerato, diciamo. Anzi, “l’ha fatta proprio fuori dal vaso”. Lui, un ex calciatore amaranto stimato a Reggio Calabria. Diventato solo ‘ex stimato’. Stimato (dai reggini), infatti, soltanto fino alle 17.30 circa di ieri. Dopodiché, apriti cielo. “Se il primo rigore lo danno a Reggio Calabria voglio vedere se siete così sereni nel valutarlo. Noi siamo serenissimi. Ci son stato lì, ho giocato, stai tranquillo che con un rigore così l’arbitro se la vede brutta”. Qui non si offende solo una squadra, ma anche una città. Rumore? Quasi pari allo zero, se non dalle parti di Reggio Calabria. Nessun’altro ha notato dichiarazioni che esulano dal calcio, che escono fuori da certe logiche e NON ‘dovrebbero’ passare inosservate. Ma tant’è, non ci meravigliamo più di nulla. D’altronde, come detto, una maglia goliardica ha scandalizzato molto di più, pur essendo molto meno grave. Reggina odiata capitolo 1.

Caiata ‘si intromette’, ma il Potenza non giocava contro il Catanzaro?

Ma Scienza non basta. Ieri sera, infatti, ne è uscita fuori un’altra. Caiata, presidente già più volte balzato agli onori della cronaca per conferenze stampa ‘accese’, anziché parlare del suo Potenza (che ha giocato e vinto a Catanzaro) ‘se ne esce con l’argomento a piacere’. Quale? La Reggina. Ma come, il Potenza non deve ancora giocare contro gli amaranto? Forse Caiata si sarà confuso. “Sento la necessità – ha detto in conferenza il patron lucano – di elogiare e fare un ringraziamento alla società del Catanzaro, ai suoi tifosi ed al suo presidente che ci hanno ospitato in maniera impeccabile. È facile fare i signori quando si vince. Il presidente catanzarese Noto ha dato lezione di stile a chi non ne ha avuto altrettanta nei giorni scorsi”.  Anziché godersi la sua squadra, che al momento guarda tutti dall’alto CON MERITO, che sta stupendo in positivo e rischia di non diventare più una rivelazione, parla della Reggina, che nella partita del suo Potenza ieri non c’entrava nulla. Reggina odiata capitolo 2.

Auteri e le espulsioni esagerate, Scienza e i rigori inesistenti

Eccone un’altra. La Reggina e i favori arbitrali. Ci mancava solo questa. Perché per forza così deve andare quando l’espulsione a Martinelli del Catanzaro è esagerata e il primo rigore su Corazza di ieri non c’è. E così Auteri perde e trova ingiusta un’espulsione, Scienza perde e trova inesistente un rigore. Pensieri sparsi dai tifosi del Monopoli dopo ieri: “La Reggina è una grande squadra, forse la favorita, ma così, insieme ad altre big, rovina un bel campionato. Non ha bisogno di certi aiuti”. Ovvio, aiuti. Tantissimi. Ha avuto così tanti aiuti che soltanto ieri (dopo 10 giornate) ha ricevuto il primo rigore a favore. Ha avuto così tanti aiuti che a Bari ha subito il gol del pari su un evidente e netto fallo su Guarna. Ha avuto così tanti aiuti che col Catania si è vista annullare una rete per un fuorigioco che ha visto solo l’assistente. Ma sì, la Reggina viene aiutata. Reggina odiata capitolo 3.

Bene, la storia è finita. Per oggi. Continuando così, infatti, sicuramente verrà arricchita di nuovi ed ulteriori capitoli. Siamo solo all’inizio, non vediamo l’ora di raccontarne tante altre. Intanto, però, non svegliateci. La Reggina è bella come non mai, forte, solida, vincente. E odiata. Odiata da tutti…

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