Umberto Smaila si racconta ai Lunatici: “sui migranti la penso come Salvini”

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Umberto Smaila ai Lunatici di Rai Radio2: “i gatti di vicolo miracoli e le donne? Quantitativamente il più bravo era Gerry calà, qualitativamente invece ero io”

Umberto Smaila è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.

Smaila ha raccontato: “Noi italiani all’estero? Siamo caciaroni ma buoni, esagerati ma simpatici. A Sharm, ad esempio, quando aprono i negozietti siamo quelli che spendono di più. Noi italiani siamo italiani, non c’è niente altro da dire, siamo fatti così, nel bene e nel male, però alla fine direi che siamo positivi al massimo”.

Sull’estate più bella della sua vita: “E’ quella che sto vivendo adesso. Intanto perché sono in vita. Viviamo nel migliore dei modi e nel migliore dei mondi, non si può sempre dire che una volta era meglio. Sì, forse alcune estati da bambino o da ragazzo, o quelle che vivevo con i Gatti di Vicolo Miracoli i primi anni, quando andavamo in giro senza pensieri, mutui, figli e mogli, eravamo molto spensierati. Però ora ci sono altri valori. L’estate più bella della mia vita sarà questa, senza dubbio”.

I Gatti di Vicolo Miracoli presto torneranno al cinema: “Torniamo a settembre. Abbiamo finalmente dato alla luce questo film che si chiama 2019 Odissea nell’Ospizio. E’ una storia simil vera, ci siamo ritrovati insieme. Gerry ha fatto la regia, io la colonna sonora. Ho scritto la canzone che canteremo tutti insieme. Sicuramente è un film che in televisione sarà visto da tanta gente. Ritrovarci è stato bellissimo, siamo gli stessi stupidi di una volta, siamo rimasti dei goliardi impenitenti, non cresceremo mai. Siamo fatti così. Io oggi festeggerò il mio compleanno con Gerry Calà, a Verona”.

Ancora sui Gatti di Vicolo Miracoli: “Chi andava più forte con le donne? Numericamente Gerry Calà, qualitativamente io. Oppini era un sognatore. Prendeva la ragazza, la portava in camerino e le cantava delle canzoni dolci. Chi proprio non ci sapeva fare era Nini Salerno. Aveva i tempi lunghissimi. Quando tiravamo su i pantaloni, Nini dava la prima carezza”.

Sulle Olimpiadi del 2026: “Sono felice perché vivo a Milano da 45 anni ma sono veneto.
Ovviamente sono contento. Mi fa un po’ sorridere vedere tutti questi personaggi importanti che dicono che andrà tutto benissimo, ma non si rendono conto che probabilmente non saranno più sindaci e presidenti”.

Su Salvini: “E’ molto giovane, si dà da fare, lui nel 2026 ci sarà ancora. Quando ho detto che in Italia non possiamo accogliere tutti ho avuto migliaia di manifestazioni di solidarietà. Non possiamo accogliere tutti, chiunque sia un po’ intelligente se ne rende conto. Oggi ho visto che la corte di Strasburgo ha detto allo sbarco della Sea Watch. Su questo la penso come Salvini. Detto questo, ho una collaboratrice domestica marocchina, le vogliamo bene, la aiutiamo. Chi lavora è il benvenuto”.

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