Reggio Calabria, ecco le parole di Lemma (Udc) sulla sanità calabrese

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Reggio Calabria, Lemma (Udc): “è di ieri la notizia che a Montecitorio è stata accolta la richiesta deliberata dalla conferenza regionale dei sindaci calabresi, di inserire all’ordine del giorno la proposta tesa a tracciare nuove linee per gestire la sanità in Calabria”

medico-01“E’ di ieri la notizia che a Montecitorio è stata accolta la richiesta deliberata dalla conferenza regionale dei sindaci calabresi, di inserire all’ordine del giorno la proposta tesa a tracciare nuove linee per gestire la sanita’ in Calabria. Infatti gli esponenti Pd calabresi hanno chiesto al Governo di eliminare il commissariamento della sanita’ in Calabria e di procedere alla costituzione di un tavolo con la Regione Calabria per predisporre mezzi e strumenti per garantire i “ Livelli Essenziali di Assistenza per i cittadini”. Ben poca cosa in confronto al disastro in cui la Regione Calabria è precipitata negli ultimi due anni; ma in ogni caso, ci sarebbe da gridare al miracolo, se solo ciò fosse una circostanza foriera di risultati positivi per la nostra regione! Così come “la Bella addormentata del Bosco” ha dovuto aspettare per un tempo immemorabile il bacio del principe per tornare alla vita, i rappresentanti Regionali e Nazionali del PD hanno atteso, sulla pelle dei cittadini calabresi, l’appropinquarsi delle elezioni politiche per attivarsi e preoccuparsi “dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini”. E’ quanto scrive in una nota la Commissaria per la Città Metropolitana, Paola Lemma. “Questa – prosegue- è l’arroganza della sinistra che pensa di buttare fumo negli occhi dei cittadini in vista della prossima scadenza elettorale; cittadini che, giornalmente, vivono e subiscono il disagio e la vergogna di vivere in una regione con il costo della vita e dei servizi – che non ci sono – più alto rispetto a regioni dove le condizioni di vivibilità sono eccellenti. Siamo stanchi di assistere alla penosa partita tra il Presidente Oliverio ed il commissario Scura che, a suon di schermaglie per l’affermazione del potere, hanno portato i cittadini calabresi allo sfinimento! Tanto si è detto sull’importanza programmatica dell’incontro tra i Sindaci ed il Presidente Oliverio; tanto si è sperato di ricavare dall’incontro tra i sindaci e la Ministra della Salute Lorenzin! Forse io non l’ho colto o forse non è stato chiaro! Ma a cosa ha portato tutto ciò? Mi chiedo: chi governa – o meglio lascia andare alla deriva la Calabria – cosa intende fare per rientrare con il debito della sanità arrivato oramai alle stelle e lievitato oltre ogni immaginazione? Quali sono i progetti, le iniziative, i programmi, le linee guida che si intendono portare avanti onde consentire ai cittadini calabresi di potersi curare in Calabria? Per ridurre i tempi di attesa per una prestazione specialistica? Per esercitare il diritto al ricovero in stanze adeguate e non ad essere posizionati lungo corridoi, divenuti oramai corsie a tutti gli effetti? Ed ancora da donna mi chiedo, se non hai la fortuna di abitare a Reggio Calabria ma in provincia o meglio nell’entroterra, dove si può andare a partorire? Il punto nascita di Melito Porto Salvo, ad oggi è chiuso; Locri è in condizioni disperate; il punto nascita degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria è al tracollo; Villa Aurora, struttura storicamente d’eccellenza, oggi ridotta a niente! Purtroppo il fallimento della sinistra è sotto gli occhi di tutti; ma quello che è ancora più evidente e che fa male è vedere che l’unica cosa che preoccupa la sinistra è la soluzione delle proprie beghe e/o il superamento delle divisioni interne al fine di restare abbarbicati al potere distruttivo per il popolo, ma sicuramente proficuo per pochi eletti! Ed allora non restiamo a guardare e gridiamo sempre più convinti “no alla assuefazione” e “si alla reazione”, conclude.

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