Viaggio tra i sapori della città di Messina: “taiuni, virina e paddi i boi”

StrettoWeb

“Taiuni, virina e paddi i boi”: il cibo rigorosamente di strada da provare almeno una volta a Messina

taiunuPercorrendo le vie delle città di Messina, capita ancora oggi di venire attratti da un irresistibile profumo di carne arrostita. I messinesi riconoscono bene l’odore, è l’inconfondibile fragranza du taiuni, la grigliata di carne rigorosamente cotta in strada. Un tempo questo genere di street food era molto gettonato in città, ad ogni angolo era facilissimo incontrare un venditore ambulante che cucinasse u taiuni, ed  era l’inconfondibile e inebriante odore a guidarti. A portare avanti la tradizione culinaria in città  oggi restano ancora alcuni venditori ambulanti, come il signor “Raziu” e il mitico “Lulli“, che puntualmente alle 19:00 si apposta nei pressi del cimitero. Lulli prepara in strada la sua carne e la serve rigorosamente   con   sale  e  con un mezzo limone.  Il tutto è arricchito dalla classica “menza bira”. Insieme au taiuni è possibile trovare anche  la “virina”,  un taglio delle mammelle della mucca, e le “stigghiole”, budella di agnello. E ancora altre frattaglie, come fegato e le cosiddette “paddi i boi” ( i testicoli del bue). Per chi non avesse mai provato il taione,  vanno fatte alcune precisazioni: il taione va mangiato senza pensare.  Se avete deciso di mangiarlo, non soffermatevi  ad analizzare quello che state per inserire nella vostra bocca. Per intenderci: il taione è  l’ultimo tratto dell’intestino bovino, il digiuno, quello da cui “transitano” le feci dell’animale. Se masticandolo doveste avvertire fra i denti un’insolita “pietrolina”, il consiglio è quello di mandare giù il boccone, più in fretta possibile.

Condividi