Torregrotta: consiglieri comunali incompatibili con votazione PRG, dovrà intervenire Commissario regionale

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Il Consiglio comunale di Torregrotta ha fatto dichiarazione di incompatibilità alla discussione ed alla votazione della proposta di delibera ai sensi dell’articolo 78 del Testo Unico Enti Locali

TorregrottaIl Consiglio comunale di Torregrotta, convocato per il 10/04/17 per l’adozione del P.R.G., all’unanimità dei presenti (11 Consiglieri su 12 assegnati) ha fatto dichiarazione di incompatibilità alla discussione ed alla votazione della proposta di delibera ai sensi dell’articolo 78 del Testo Unico Enti Locali (d. leg. 267/2000), in relazione ad interessi propri o di parenti o affini entro il quarto grado correlati all’oggetto della proposta.

Infatti, la giurisprudenza al riguardo ritiene che l’obbligo di astensione, che incombe sugli amministratori comunali in sede di adozione (e di approvazione) di atti di pianificazione urbanistica, trovi fondamento nei principi di legalità, imparzialità e trasparenza che devono caratterizzare l’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 97 della Costituzione, essendo finalizzato ad assicurare, nei confronti dei cittadini, la serenità della scelta amministrativa discrezionale. A questo punto, tecnicamente, la competenza passa all’Assessorato Territorio e Ambiente, che dovrà nominare un Commissario ad acta il quale dovrà adottare il piano, curare gli adempimenti previsti dall’articolo 39 del d. leg. 33 del 14/03/2013 che fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare gli schemi di provvedimento prima che siano portati all’approvazione e gli allegati tecnici degli strumenti urbanistici, esprimersi su eventuali osservazioni ed opposizioni dei cittadini, ed in ultimo trasmettere il piano all’Assessore regionale per il decreto di approvazione.

Il sindaco di Torregrotta, Corrado Ximone, a tal proposito ha affermato: “Come si può ben comprendere l’intervento sostitutivo del Commissario non costituisce rimedio ad un comportamento inerte, bensì uno strumento di garanzia dell’interesse pubblico. Negli ultimi giorni era rimbalzata sui social l’ipotesi di un rinvio finalizzato all’avvio di un percorso partecipativo, non più attuale né tantomeno attuabile, considerato che i tempi dell’iter sono scanditi in maniera precisa dalla L.R. 71/78”.

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