‘Ndrangheta, minacce di morte a Klaus Davi: quell’assordante silenzio di Sindaco e Governatore

StrettoWeb

‘Ndrangheta, le minacce a Klaus Davi e il silenzio delle istituzioni

Klaus DaviSono passati 4 lunghissimi giorni dalle drammatiche minacce di morte ricevute dal noto giornalista Klaus Davi da alcuni esponenti della ‘Ndrangheta reggina. L’argomento ha infiammato il dibattito non solo reggino e calabrese, ma in tutt’Italia. Il sostituto procuratore della procura di Palermo, Nino di Matteo, ha inviato un messaggio a Klaus Davi all’indomani della lettera che il massmediologo ha indirizzato a Giovanni Tegano Jr., nipote del boss della ‘ndrangheta Giovanni Tegano: “Caro Klaus, condivido e apprezzo la Sua iniziativa. La Sua lettera, diretta ed essenziale, centra perfettamente al cuore la falsità e lo squallore della mentalità mafiosa. Con stima, Nino di Matteo“.

Dopo le minacce, Davi ha avuto la solidarietà di Salvini, Gasparri e Rita Dalla Chiesa. Ma nessun esponente politico e/o istituzionale calabrese si è fatto sentire con il giornalista vittima di parole pesantissime da parte dei clan ‘ndranghetistici. Silenzio assordante da parte del Sindaco di Reggio Calabria, che adesso è anche Presidente del Consiglio della Città Metropolitana, Falcomatà. Silenzio assordante da parte del governatore calabrese Oliverio. Neanche da Vibo Valentia, dove Davi è stato aggredito insieme alla sua troupe nel centro storico vibonese, è arrivato un segno di vicinanza e solidarietà. Le istituzioni calabresi tacciono di fronte alla prepotenza, all’arroganza e alla delinquenza della ‘ndrangheta nei confronti di un professionista sano che fa il suo onesto lavoro con scopo sociale. Dovrebbero coccolarlo, invitarlo presso il Comune, farsi sentire tutti vicini e compatti intorno a lui.
Invece Klaus Davi è da solo nella sua battaglia anti-‘ndrangheta. Abbandonato da tutti, a partire dai vertici delle istituzioni politiche.

 

Condividi